Firenze, 2 ottobre 2022 - “Ieri sera in città si è consumata una tragedia. Un giovane rider di 26 anni è morto travolto da un'auto mentre viaggiava in scooter per fare una consegna”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Firenze Dario Nardella in merito all'incidente stradale avvenuto ieri sera, sabato 1 ottobre, a Firenze.
“Le indagini chiariranno la dinamica dell'incidente e le responsabilità – scrive il sindaco sul suo profilo social - ma intanto abbiamo una famiglia disperata e una comunità in lutto. È l'ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l'ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini”. Il rider aveva appena 26 anni ed è morto in ospedale per le ferite riportate in seguito all’incidente stradale avvenuto poco prima delle 21 e 30 nella zona di Rovezzano, alla periferia della città. Il giovane viaggiava in sella a uno scooter Honda Sh che si è scontrato con una Land Rover in via De Nicola all'altezza dell'incrocio con via Gobetti. Subito sono stati allertati i soccorsi, sul posto intervenuti con i sanitari la polizia municipale che ha svolto accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell'incidente. Il 26enne è stato immediatamente trasportato in codice rosso in ospedale, dove però non c’è stato niente da fare. Questa mattina il ragazzo è deceduto. “Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti - prosegue il sindaco Nardella -. Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese”. “Devono fare presto se vogliono guadagnare – sottolinea il sindaco Nardella sulla sua pagina social- .Una corsa contro il tempo per soddisfare il cliente. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita. Tutto questo è abominevole. Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio. Il Parlamento appena insediato approvi immediatamente una norma a tutela di questi 'nuovi’ lavori e di questi giovani disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo. Dimostri di avere a cuore il valore del lavoro, delle relazioni sociali, della vita”. Maurizio Costanzo