LUIGI CAROPPO
Cronaca

Alia, operazione Natale: "Prima delle Feste via tutti i rifiuti alluvionati". E ora il ’piano imprese’

Il presidente Lorenzo Perra traccia il bilancio degli interventi "Sforzo immane, ma la sinergia con Publiacqua è stata vincente"

Una strada di Campi Bisenzio invasa dal fango (Fotocronache Germogli)

Una strada di Campi Bisenzio invasa dal fango (Fotocronache Germogli)

Firenze, 18 novembre 2023 – Per il pr esidente di Alia Lorenzo Perra un battesimo alla guida della societ à incredibile. La società è diventata in un battibaleno protagonista della svolta da dare all’emergenza rifiuti in seguito all’alluvione nella Toscana centrale del 2 novembre.

Una strada di Campi Bisenzio invasa dal fango (Fotocronache Germogli)
Una strada di Campi Bisenzio invasa dal fango (Fotocronache Germogli)

"Un ruolo che mi sta riempiendo di orgoglio per tutto quello che Alia è riuscita a fare finora, rimuovendo dalle strade più di 20mila tonnellate di rifiuti alluvionati nel giro di due settimane. Il mio immenso grazie va a tutti i lavoratori. L’opera non è ancora terminata, ma con un impegno incredibile stiamo dando un orizzonte temporale di poche settimane alla prospettiva di uscire dall’emergenza".

Non avete avuto tempo per dire se la strategia voluta dalla Regione fosse giusta o meno. Vi siete messi pancia a terra e avete dato vita ad un’organizzazione articolata.

"Nelle primissime ore dopo il disastro, quando la macchina dell’emergenza doveva ancora partire, avevamo in azione 12 mezzi. Oggi ce ne sono più di 160 con oltre 230 squadre operative. Questo è l’enorme salto di qualità brevissimo tempo".

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Fango da rimuovere. La scelta regionale è stata diversa rispetto a quella fatta in Emilia-Romagna. Non vi siete persi d’animo e avete trovato una sinergia.

"Per l’accordo con Publiacqua è bastato un rapido confronto. Una decisione immediata, una divisione dei compiti razionale ed efficace che dà perfettamente il senso della squadra che insieme riusciamo a essere. È questa la forza della Multiutility di cui facciamo parte".

Da quasi due settimane un lavoro senza sosta. Prima di Natale sarà tutto a posto?

"Ci sono territori come Poggio a Caiano, Carmignano, Lamporecchio, Vinci, Stabbia, Quarrata, Montale e Agliana in cui l’emergenza è ormai superata. Altri che sono vicini al traguardo. A Prato abbiamo tolto il grosso dei rifiuti da oltre l’87% delle strade, a Montemurlo dal 78%. A Campi Bisenzio siamo passati almeno una volta su tutte le strade. Già la prossima settimana nei territori colpiti ripartiranno i servizi standard, lì dove sospesi. Restano da svuotare le piazzole di emergenza rimaste attive e lo faremo in 15 giorni. A Natale gran parte di tutto questo sarà alle nostre spalle".

Scarti industriali. Quelli tessili sono assimilati a quelli urbani. Possono essere ’parcheggiati’ all’interno delle aziende. Che prospettiva avete per raccoglierli?

"Quello dei rifiuti industriali è il nuovo fronte da aggredire. La Regione ci ha chiesto di occuparcene. Non ci tiriamo indietro. Sappiamo che sarà un altro impegno enorme e oneroso. In queste ore siamo partiti, gli imprenditori possono contare su di noi".

Dove sono destinati i rifiuti alluvionati?

"Le discariche verso cui stiamo indirizzando i materiali sono quelle di Peccioli, Rosignano, Pontedera, Monsummano e Firenzuola. Ricevono complessivamente 1500 ton nellate al giorno".

I costi di questa immane operazione di pulizia sono altissimi. Si parla di almeno 25 milioni. Come Alia assorbirà queste spese?

"Per ora stiamo sostenendo i costi con le nostre risorse. Poi ci aspettiamo che vengano coperti dal fondo legato all’emergenza, nel quale lo Stato per ora ha dirottato 5 milioni. Serve un sostegno tempestivo e adeguato all’immane sforzo".

Questa esperienza lascerà traccia nella società che si sta sviluppando con il progetto Multiutility. Avete dimostrato che anche se pensate a maxi-investimenti siete attaccati e radicati.

"Questa esperienza è stata un grande banco di prova per misurare il valore delle sinergie e della collaborazione. E dimostra che aggregarsi non significa perdere il contatto con il territorio, ma rafforzarsi per servire meglio le comunità di appartenenza. Questa dimostrazione di efficienza e solidarietà suggerisce che stiamo andando nella direzione giusta".