Alluvione, incubo rifiuti: Alia al lavoro no stop, il piano e dove sono le aree smaltimento

Una maxi task force dell’azienda: “Abbiamo in campo tutti i mezzi a disposizione”. Si stima che ci siano sulle strade centomila tonnellate di materiale

Firenze, 7 novembre 2023 – E’ l’incubo di questo alluvione: lo smaltimento delle almeno centomila tonnellate di rifiuti è un problema per il quale la Regione, i Comuni e Alia sono al lavoro no stop 24 ore, come spiega la stessa Alia facendo il punto proprio sullo stoccaggio di tutto quanto è stato irrimediabilmente danneggiato e reso inservibile dalla furia delle acque: elettrodomestici, materassi, vestiti, suppellettili di casa. Chi si è visto entrare l’acqua nella sua abitazione lavora senza sosta per svuotarla dal fango e dagli arredi. Ma dove finisce tutto questo materiale? Alia fornisce i suoi dati.

Centomila le tonnellate di rifiuti per le strade dopo l'alluvione (Foto Attalmi)
Centomila le tonnellate di rifiuti per le strade dopo l'alluvione (Foto Attalmi)

"Alia Servizi Ambientali lavora 24 ore su 24 con tutto il personale e i mezzi utilizzabili. Ci saranno ulteriori incrementi già nelle prossime ore, a mano a mano che saranno a disposizione anche altri camion e gru fornite da ditte esterne. Sul fronte della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti ingombranti, dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) e degli indifferenziati accatastati fuori dalle abitazioni alluvionate, sono attualmente in funzione 52 camion con ragno, 22 mezzi con vasche da 3,5 tonnellate, 50 equipaggi dedicati alla rimozione dei rifiuti ingombranti, mentre sono in arrivo altri mezzi che, insieme alle risorse messe a disposizione dalla Protezione civile, rafforzeranno la capacità di gestire le 100mila tonnellate di materiale che dovranno essere rimossi dai territori dei Comuni più colpiti dagli eventi atmosferici del 2-3 novembre”.

Per stoccare i rifiuti sono state individuate aree pubbliche nei comuni maggiormente interessati dall’alluvione. “Tutte le amministrazioni comunali coinvolte – dice Alia – hanno individuato le aree pubbliche di stoccaggio (il cui elenco riportiamo in coda a questo comunicato), tutte opportunamente presidiate, in cui possono essere scaricati i rifiuti raccolti sia da Alia che dai cittadini che decidono di trasportali in maniera autonoma e ai quali viene ribadita la richiesta di separare, per quanto possibile, i Raee dai non Raee. Dalle aree pubbliche di stoccaggio sono poi in corso trasporti massivi verso lo stabilimento Alia a Prato in via Paronese, aperto con modalità no-stop, e in prospettiva - questo è l’obiettivo - anche verso le discariche i cui gestori stanno prendendo parte al tavolo aperto in Regione e dal quale dovrà emergere l’indicazione delle disponibilità giornaliere delle varie strutture. Resta naturalmente possibile, per i cittadini, anche il conferimento dei rifiuti alluvionati nei Centri di raccolta vicini alle zone più colpite, la cui mappa completa con relativi orari è consultabile sul sito web (nell’area ‘Emergenza alluvione’ sono disponibili tutte le informazioni di servizio).

Questo l’elenco delle aree pubbliche di stoccaggio rifiuti individuate dai Comuni: a Prato l’area che si trova di fronte al palazzetto dello sport di Maliseti; a Montemurlo l’area di fronte al campo sportivo Nelli in piazza Oglio e l’area di parcheggio pubblico in via Udine; a Vaiano l’area di fronte a via Borgonuovo, la piazza di fronte a via Fattori e l’area in via del Ponte Vecchio a Gamberame; a Cantagallo l’area in via Val di Bisenzio in località Carmignanello; a Campi Bisenzio il parcheggio pubblico in via Einstein e l’area che si trova all’intersezione fra via Chiella e via Tosca Fiesole; infine a Quarrata la piazza Adimaro Ricotti.

Grazie all’ingente sforzo messo in campo, nelle zone non alluvionate Alia sta riuscendo a garantire la regolarità dei servizi quotidiani, ma sottolinea che "per quanto riguarda l’ordinario ritiro degli ingombranti tramite appuntamento, il ritmo consueto (che prevede attualmente un’attesa media di quattro giorni) potrebbe subire ritardi, per i quali si chiede la comprensione dei cittadini”.