Una montagna di rifiuti, oltre 100mila tonnellate. Come fare per smaltirli

Le regole di Alia per i materiali da buttare dopo l’alluvione. Esistono tre possibilità per disfarsi della spazzatura

Una montagna di rifiuti da smaltire: 100mila tonnellate

Una montagna di rifiuti da smaltire: 100mila tonnellate

Firenze, 6 novembre 2023 – Centomila tonnellate e 350.000 metri cubi di materiale da rimuovere, un quantitativo pari a 70 campi da calcio di rifiuti alti un metro. E’ la quantità di spazzatura che gli uomini di Alia sono chiamati a togliere dalle zone alluvionate, un totale che secondo un primo calcolo afferisce a 45.000 utenze distribuite su circa 900 strade e che corrisponde a circa il 10 per cento del materiale che Alia raccoglie in un anno in tutte le province su cui opera.

Sì, tra le partite che si giocheranno nelle prossime ore e che risultano diretta conseguenza dell’alluvione c’è anche quella dei rifiuti. Un compito, quello di rimuovere i materiali dalle zone alluvionate, che si affianca a quello di continuare a garantire i servizi ordinari su tutti i 58 Comuni serviti. Ingenti i danni subiti anche dalle strutture dedicate ai servizi e soprattutto dall’area del Polo di Case Passerini, ancora oggi inagibile a causa di diffusi allegamenti che non consentono l’operatività del sito. Al momento l’impianto non riesce a garantire le ordinarie attività di gestione e questo produce effetti non trascurabili sull’intera catena dei rifiuti.

La priorità, emersa fin dalle prime ore dell’emergenza, è quella del recupero dei rifiuti ingombranti, ma anche Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) e indifferenziati che i cittadini hanno accumulato a bordo strada dopo avere liberato le abitazioni e le attività commerciali invase dall’acqua. Per fare fronte a questi numeri Alia sta utilizzando tutte le risorse e i mezzi a propria disposizione, ai quali se ne aggiungeranno altri già nei prossimi giorni, in arrivo da ditte toscane e non solo che hanno deciso di rispondere alla richiesta di fornire un supporto concreto alla Toscana in difficoltà.

La rimozione dei rifiuti: come fare

Per quanto riguarda la rimozione dei rifiuti, sono tre le modalità che i cittadini possono utilizzare per collaborare con Alia e che nelle prossime ore saranno comunicate agli stessi anche tramite mail o sms. La prima è quella di accatastare, come già avvenuto in questi giorni, il materiale alluvionato fuori dalle proprie abitazioni, a bordo strada, cercando di differenziare i rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) da tutti gli altri in modo da facilitare il successivo smaltimento. Questi rifiuti saranno recuperati dai mezzi di Alia e della protezione civile e avviati verso le aree pubbliche di accumulo individuate dai singoli Comuni e da qui, in un secondo momento, avviati a discarica.

La seconda possibilità per rimuovere i rifiuti alluvionali è quella di raggiungere con mezzi propri gli Ecocentri presenti nei territori coinvolti dall’emergenza, che in questi giorni potenzieranno gli orari di apertura. In particolare, nella giornata odierna gli Ecocentri di Vaiano, Quarrata e Montemurlo sono rimasti aperti eccezionalmente fino alle 17 e anche gli ecocentri di Prato (Paronese) e di Montale sono stati regolarmente aperti. Inoltre, lo stesso ecocentro di Prato sarà aperto anche nei prossimi giorni, fino a sabato, con orario 7-19, così come gli ecocentri di San Donnino, Calenzano e Sesto Fiorentino e fino a sabato sono state predisposte aperture straordinarie degli Ecocentri vicini alle zone alluvionate (Vaiano, Quarrata, Montemurlo e Montale), sempre dalle 7 alle 19.

Anche per chi si dovesse recare agli Ecocentri, la richiesta è quella di separare i rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) da tutti gli altri in modo da facilitarne il successivo smaltimento. Per disfarsi dei rifiuti - e questa è la terza possibilità concessa - i cittadini potranno anche raggiungere le aree pubbliche di accumulo espressamente autorizzate dai Comuni. Questo l’elenco delle aree finora individuate: a Prato l’area che si trova di fronte al palazzetto dello sport di Maliseti; a Montemurlo l’area di fronte al campo sportivo Nelli in piazza Oglio; a Vaiano l’area di fronte a via Borgonuovo, la piazza di fronte a via Fattori e l’area in via del Ponte Vecchio a Gamberame; a Cantagallo l’area in via Val di Bisenzio in località Carmignanello; a Campi Bisenzio il parcheggio pubblico in via Einstein; infine a Quarrata l’area la piazza Adimaro Ricotti.

L’ordinanza regionale sui rifiuti

Firmata dal presidente della Regione Toscana e Commissario per l’emergenza alluvione Eugenio Giani un’ordinanza per lo smaltimento di rifiuti speciali e spurghi. “Con questa ordinanza - ha detto il presidente - disponiamo di creare ulteriori aree di stoccaggio, almeno una in ogni Comune, nelle quali i rifiuti potranno restare fino a quando saranno smaltiti, negli impianti della nostra Regione ma anche in impianti messi a disposizione dalla generosità e dalla solidarietà delle altre Regioni. Dunque – riepiloga il presidente – avremo a disposizione sia le isole ecologiche di Alia, sia queste aree di stoccaggio provvisorio individuate dai Comuni”. 

Si chiede alle amministrazioni di indicare aree per i fanghi palabili e viene inoltre avviata la ricerca di ulteriori aree di stoccaggio di più grandi dimensioni, situate fuori dai centri abitati, dove i rifiuti potranno restare fino al loro avvio allo smaltimento finale. 

L’ordinanza stabilisce il modo in cui saranno gestite quattro tipologie di rifiuti post alluvione:

  • Sedimenti (fanghi acquosi): saranno gestiti direttamente da Publiacqua tramite la contrattualizzazione ed il coordinamento degli spurghisti. Se si tratta di acque non contaminate potranno essere reimmessi nelle fognature, dove possibile, oppure direttamente in alveo (dopo aver avuto il via libera dell’Autorità idraulica e del Comune). Se si tratta di acque visivamente contaminate verranno trattate come rifiuti e gestiti negli impianti autorizzati
  • Fanghi palabili: se provenienti da civili abitazioni, edifici pubblici e aree industriali dovranno essere posizionati in aree individuate dai Comuni e lì saranno gestiti come rifiuti urbani. Se invece provengono dal ripristino dei corsi d’acqua e dal ripristino delle infrastrutture viarie, se visivamente non appaiono misti ad altri materiali, potranno essere trattati come terre di scavo.
  • Rifiuti urbani: viene consentito a tutte le discariche della Toscana di accogliere i rifiuti provenienti dalle aree alluvionate derogando ai quantitativi giornalieri e annuali autorizzati. E’ inoltre stabilita la priorità nello smaltimento dei rifiuti urbani delle aree alluvionate.
  • Rifiuti speciali alluvionati: consentita una deroga ai codici identificativi dei rifiuti per semplificare il conferimento i discarica, in modo che tutte le discariche autorizzate a gestire rifiuti speciali possano gestire i rifiuti speciali alluvionati.