MONICA PIERACCINI
Cronaca

Dalla ‘challenge’ all'adescamento, i rischi del web per gli adolescenti

Minori e rete al centro di un incontro online organizzato da Poste Italiane

Minori e rete: cyberbullismo e adescamento tra i rischi più diffusi per gli adolescenti

Firenze, 19 settembre 2023 - Quando iniziare ad avvicinare i bambini al web? Con quali regole? Come proteggersi da adescamenti e cyberbullismo? Sarà la psicologa della Polizia di Stato Cristina Bonucchi, a rispondere a queste domande in occasione del webinar organizzato da Poste Italiane nell'ambito del ciclo sull'educazione digitale. L'appuntamento online con “I minori in rete: dallo sharenting alla consapevolezza digitale” è per mercoledì 20 settembre, alle 17. Per partecipare è possibile collegarsi a questo indirizzo: www.posteitaliane.it/it/educazione-digitale.html.

L'evento sarà inoltre disponibile in streaming fino a lunedì 25 settembre. Un'opportunità per i genitori che hanno, in particolare, figli adolescenti, tra i più esposti ai rischi della rete. La Polizia di Stato, anche sul suo sito, fornisce consigli utili proprio per chi ha figli dagli 11 ai 17 anni.

Rischio online: quando fare attenzione

Se il figlio adolescente cambia atteggiamento o si comporta improvvisamente in modo diverso, suggeriscono gli esperti della Polizia Postale, è bene fermarsi un attimo, prestare attenzione e approfondire con la ragazza o il ragazzo perché potrebbe esserci qualche problema legato a qualcosa che 'si trova' nello smartphone, tablet, pc o consolle di gioco, strumenti che “offrono incredibili opportunità di crescita per i ragazzi, ma sono sempre un veicolo che rende raggiungibili dal mondo esterno”. Vale la pena, quindi, cercare di approfondire la natura dei contatti che l'adolescente ha in rete o via smartphone.

I quattro ‘cyber-rischi’ più frequenti

I rischi che un adolescente corre più frequentemente sono quattro, secondo quanto si legge sul sito della Polizia Postale . Eccoli.

  1. Adescamento online: un numero crescente di adulti utilizza la rete e i servizi di socialnetworking, le app di gioco online per agganciare minorenni allo scopo di farsi mandare immagini erotiche e sessuali, spesso fingendosi coetanei innamorati delle loro vittime;
  2. Cyberbullismo: i ragazzi spesso non hanno adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri. Con i ragazzi è bene parlare del rispetto della privacy anche online, della necessità di essere riservati con le proprie immagini e quelle degli altri per aiutarli ad evitare di ritrovarsi bulli senza l’intenzione di fare del male;
  3. Diffusione e detenzione di materiale illegale: i ragazzi vengono continuamente aggiunti in gruppi di messaggistica istantanea da altri coetanei, conoscenti e amici. Non sempre prestano le dovute attenzioni alla natura di questi gruppi e alle foto e filmati che ci si scambia. E’ fondamentale che siano consapevoli che chiunque contribuisca a diffondere immagini sessuali e di violenza che riguardino bambini e ragazzi minorenni commette un reato: è utile invece segnalare subito a commissariatodips.it la presenza di questo tipo di materiale su chat e siti online.
  4. Challenge online: è un fenomeno molto diffuso tra i ragazzi che consiste nel filmarsi mentre si fanno azioni che in quel momento sono trend topic su social network e circuiti da loro frequentati. Nelle maggioranza dei casi si tratta di azioni poco pericolose, ma occorre sensibilizzare i ragazzi sul fatto che alcune sfide possono comunque rappresentare un pericolo se intraprese con l’obiettivo di aumentare la propria popolarità, senza valutare i rischi reali.