Svenimenti e caos: treni, blocco sulla linea Roma-Firenze, ritardi fino a sei ore

Il guasto è stato risolto ma lo stop della mattinata si riflette a cascata anche sulle stazioni toscane

Firenze, 6 maggio 2023 - Un nuovo caos per i treni sulla linea Roma-Firenze. A causa di un guasto ci sono stati ritardi fino a sei ore sulla linea, ritardi che hanno interessato anche l’alta velocità. Disagi e svenimenti su uno dei treni rimasto bloccato.

La versione di Ferrovie: "Ecco cos'è accaduto. Serve potenziare la rete”

Il caldo afoso di questi giorni ha reso ben presto la temperatura all’interno delle carrozze molto alta. In un video postato dal gruppo “Welcome to Favelas” su Instagram i passeggeri raccontano tutti i disagi di un sabato 6 maggio di passione per chi viaggia in treno, dopo i problemi che a più riprese nei giorni scorsi hanno interessato proprio il nodo fiorentino, con tre incidenti in pochi giorni che fortunatamente non hanno coinvolto passeggeri. Nel filmato sul web si vede almeno una persona stesa fuori dal treno e assistita da altre persone dopo uno svenimento. 

Il guasto è avvenuto appunto in mattinata tra Roma Tiburtina e Settebagni. Lo fa sapere una nota del Gruppo Ferrovie dello Stato, sottolineando che la circolazione ferroviaria era "fortemente rallentata questa mattina sia in direzione nord sia in direzione sud per un guasto alla linea elettrica di alimentazione dei treni verificatosi al passaggio dell'Intercity 533. L'arresto dell'Ic e la mancata alimentazione elettrica hanno determinato anche lo stop di altri treni, sempre nel medesimo tratto di linea. I viaggiatori sono stati informati e assistiti dal personale di bordo e di assistenza nell'attesa che fosse riattivata l'erogazione elettrica e potesse riprendere la circolazione".

Molti i disagi per i viaggiatori questa mattina ma anche nel pomeriggio. Nella mattinata si sono registrati ritardi di oltre due ore alla stazione di Santa Maria Novella, soprattutto per quanto riguarda i convogli dell’alta velocità. Il Frecciarossa in partenza dallo scalo fiorentino e diretto a Milano Centrale, ad esempio, doveva partire alle 10.55 ma ha accumulato quasi quattro ore di ritardo, 220 minuti. Tre ore di ritardo invece per il Frecciarossa in partenza alle 12.20 per Venezia. 

Nel pomeriggio i ritardi sono arrivati a toccare le sei ore, anche fino a 400 minuti, segnati sui tabelloni luminosi alla stazione di Santa Maria Novella intorno alle cinque del pomeriggio a causa dei rallentamenti a Roma, con risentimenti diffusi fino al capoluogo toscano. La stazione è piena di passeggeri in attesa o in fila ai banchi delle informazioni.

Problemi non solo sull’alta velocità, ma anche sulla linea locale. Uno dei punti caldi dei disagi è la linea Firenze-Arezzo: durante tutta la giornata sono state diverse le cancellazioni, con Trenitalia che ha allestito una serie di bus sostitutivi per far proseguire il viaggio ai passeggeri. 

E proprio gli utenti delle Ferrovie, che in queste ore si sono trovati a fare i conti con i ritardi, scrivono sulle pagine Facebook di Trenitalia e di Italotreno per protestare a causa dei disagi. “Non si accorgono che l’Italia è divisa in due?”, dice un utente alla stazione di Santa Maria Novella

Tutto è iniziato appunto vicino a Roma in mattinata. Esattamente alle 9.30 quando, al passaggio dell'Intercity 533 Roma-Ancona, un pantografo è entrato in contatto con la linea di alimentazione elettrica a poca distanza da Roma Tiburtina. Quel treno (su cui viaggiavano anche diversi supporter della Lazio diretti a Milano per la partita di campionato) e altri tre convogli sono stati perciò instradati su un'altra linea: un'operazione difficile che ha richiesto oltre tre ore e che ha inevitabilmente creato un effetto a cascata sulle partenze e gli arrivi in tutto il Paese.

Non solo. L'intervento dei tecnici di Rfi per la riparazione del guasto è durato in tutto quasi otto ore e terminato alle 17. «Molti hanno rinunciato al viaggio e se ne sono andati», ha spiegato una viaggiatrice. Altri passeggeri hanno raccontato di essere scesi dai treni e tornati a piedi in stazione camminando lungo i binari, aiutati dagli addetti alla sicurezza.

«Ormai in nel nostro Paese i ritardi e i guasti dei treni hanno frequenza inaccettabile, non è certo un caso che il trasporto ferroviario italiano sia nella classifica delle dieci linee peggiori d'Europa», ha attaccato il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, postando il tabellone dei ritardi a Termini e annunciando un'interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Anche la senatrice Silvia Fregolent, di Italia Viva, ha puntato il dito contro «lo stato di salute dell'Alta velocità, a cui mancano manutenzione e opere di modernizzazione. Se il ministro Salvini non sa come spendere i soldi del Pnrr li investa su questo»,