Firenze e il caos treni: fino a due ore di ritardo sull’alta velocità

Santa Maria Novella: dramma per tanti passeggeri a causa di un problema avvenuto sulla linea tra il capoluogo toscano e Roma. Il problema è avvenuto tra Settebagni e Capena, nel Lazio, e si è rapidamente ripercosso a tutta la linea

Un treno Frecciarossa. I ritardi hanno colpito in maniera piuttosto grave la stazione di Santa Maria Novella. Alta velocità in tilt

Un treno Frecciarossa. I ritardi hanno colpito in maniera piuttosto grave la stazione di Santa Maria Novella. Alta velocità in tilt

Firenze, 21 giugno 2024 – Caos treni alla stazione di Santa Maria Novella, nodo toscano importantissimo per i convogli. A causa di un problema tecnico sulla linea dell’alta velocità ci sono ritardi fino a due ore per alcuni convogli.

Molti passeggeri sono rimasti bloccati proprio nella stazione del capoluogo toscano, impossibilitati a proseguire. Una situazione che Trenitalia monitora ma che sta creando notevoli disagi. Il centro-sud Italia è interamente coinvolto da questo guasto.

Il problema ha riguardato in particolare il cambio del materiale rotabile per un frecciarossa, il Napoli-Venezia, che appunto si è fermato a Capena, poco fuori Roma. 

Per quanto concerne Firenze, il sito Viaggiatreno segnala due ore di ritardo per il treno diretto a Torino Porta Nuova e in partenza alle 18.55. Un’ora e mezzo di ritardo per il Frecciarossa diretto a Venezia e originariamente in partenza alle 18.20. Altri treni non sono partiti. 

Tra l’altro sulla tratta Roma-Firenze stanno per scattare, a partire da sabato 22 giugno, una serie di lavori notturni per migliorare la linea stessa. Che sarà oggetto, si legge in un comunicato, “di importanti lavori di ammodernamento e rinnovamento tecnologico che comporteranno variazioni al programma di circolazione dei treni nelle ore notturne. Si tratta di interventi funzionali all’upgrade del sistema Ertms (European Rail Transport Management System), il più evoluto per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, su una linea quotidianamente interessata dal passaggio di convogli alta velocità oltre che strategica per la mobilità ferroviaria del Paese”.

Rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento, la tecnologia Ertms garantisce “prestazioni più elevate, un contenimento dei costi di gestione e manutenzione e un sensibile miglioramento della qualità del servizio e della regolarità della circolazione, con una maggiore affidabilità infrastrutturale e un’ottimizzazione della gestione in caso di anormalità. Saranno impiegati circa cento operai tra Rfi e ditte appaltatrici. Il valore degli interventi è di 200 milioni di euro”.