Firenze, 18 febbraio 2023 – “Ti rimproveri qualche cosa, ogni tanto?” gli chiesero durante un’intervista. E Roberto Baggio rispose: “Si. Una roba sola… purtroppo è qualcosa che non riesco a dimenticare: quel giorno a Pasadena (il rigore fallito ai Mondiali del '94, ndr). È un'esperienza che non ho mai archiviato davvero e che mi porterò sempre dentro. È vero, altri hanno sbagliato rigori prima di me, ma sono stato io a dare il colpo finale. E poi vincere il mondiale è una cosa che avevo sognato per milioni di notti". Oggi che taglia il traguardo dei 56 anni, Baggio è ancora un'icona, un monumento al calcio. Nel corso di una carriera quasi irripetibile, ha acceso la fantasia di tifosi, appassionati di calcio, tecnici e colleghi. I gol a Italia '90, il rigore sbagliato a Pasadena, le magie su punizione e non solo, il 'tradimento' dalla Fiorentina alla Juve, gli infortuni e le rinascite, la conversione al buddhismo, tutto in un 'divin codino': Baggio è stato uno degli ultimi numeri 10 che resterà indimenticabile. La sua è una storia calcistica davvero unica, partita dagli esordi nelle fila del Lanerossi Vicenza, e passata poi al controverso calcio di rigore della finale di Coppa del Mondo 1994 tra Italia e Brasile, fino al mondiale mancato del 1998. “Non voglio affatto dimenticare tutte le squadre con cui ho avuto l'onore di giocare: sono state tutte importanti e a tutte loro devo dire grazie". Sulla nascita del codino ha confessato: “È nato durante i mondiali del 1994 in America. In hotel c'era una cameriera di colore con delle treccine stupende. A un certo punto, visto che le ammiravo tanto, mi disse: perché non te le fai anche tu? Dopo due ore era lì che mi faceva le treccine". Oggi spegne 56 candeline. "Gli anni – ha raccontato il Divin Codino - purtroppo si sentono e passano per tutti. Però bisogna avere lo spirito giusto per affrontarli. Mi sembra che il tempo stia correndo troppo veloce. Forse l'età, forse gli impegni, tutto sembra correre molto più veloce di una volta. Per fortuna ho tantissimi amici nel mondo ed ho avuto veramente tanti, tanti messaggi di grande affetto e grande amicizia, per cui sono molto felice di questo". Nasce oggi Fabrizio De André nato il 18 febbraio del 1940 a Genova. È stato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani, la cui opera musicale ha messo in dialogo canzone e poesia. Oggi avrebbe compiuto 83 anni. Ha detto: “Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto.”
CronacaOggi è il compleanno di Roberto Baggio: tanti auguri al Divin Codino