ELEONORA MANCINI
Cronaca

'Festival dei cyborg', datemi un robot e solleverò il mondo / VIDEO

Dalla chirurgia al giardinaggio, dalla spesa alla lirica: nella vita quotidiana irrompe l’intelligenza artificiale. Il futuro va in scena a Pisa fino al 4 ottobre

Festival cyborg a Pisa

Pisa, 29 settembre 2018 - Umano troppo umano o umanoide troppo umanoide? I robot conquistano la terra ed entrano nella nostra vita. C’è il Mobot, il carrello della spesa robotico, in grado di trasportare le merci fra il parcheggio e le abitazioni dei centri storici chiusi al traffico (viene presentato oggi a Peccioli in anteprima mondiale), c’è il robot Face, che riproduce emozioni e interagisce con gli esseri umani attraverso la comunicazione non verbale, e poi ci sono il robot Yumi, direttore d’orchestra, Lo.La che consente ai musicisti di suonare in ensemble da due luoghi diversi, il Plantoide, il robot che imita il comportamento delle radici, e ancora una varietà infinita di sistemi ad alta tecnologia applicati alla chirurgia di precisione e alla riabilitazione.

ECCO IL ROBOT CHE VA A FARE LA SPESA

image

La robotica  è la nuova frontiera della rivoluzione industriale e della ricerca 4.0, sempre più orientate a inventare soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita e capaci di stimolare nuovi mestieri. E, con buona probabilità, a migliorare anche il Pil del nostro Paese. È un mondo parallelo ma reale, non una realtà virtuale, ma un presente tangibile e carico di creatività, spinto al massimo dal lavoro di squadra che vede in prima fila i ricercatori italiani.

Il futuro va in scena a Pisa fino al 4 ottobre, con il Festival internazionale della Robotica, che ha fra i suoi promotori la Fondazione Arpa del professor Franco Mosca, e che presenta in anteprima mondiale, le invenzioni che cambiano la nostra vita. «Ho visto cose che voi umani non potete immaginare» vale anche per il ricco programma del festival pisano che assieme a scienziati ed esperti propone soluzioni robotiche per moltissimi ambiti della vita quotidiana. Inserimento di protesi, rimozione di tumori, riabilitazione domiciliare possono avvenire e avvengono, ormai, attraverso i robot, sempre più precisi e più facili da maneggiare. Delicatissime operazioni, prima neanche lontanamente tentabili, sono oggi quasi all’ordine del giorno per i chirurghi sempre più affinati nell’utilizzo dei robot. Arti robotici e finanche pantaloni sensorizzati sono ormai in grado di sostituire importanti parti del corpo restituendo così indipendenza e sollievo psicologico a pazienti colpiti da alcune malattie neurologiche o vittime di traumi. I robot sono anche in grado di addestrare e formare il personale medico nel trattamento, ad esempio, di piccoli pazienti pediatrici, come avviene a Pisa nel reparto di neonatologia con il robot Nina.

Compagni  del futuro, ma anche preziosi strumenti per conoscere il passato, i robot e le nuove tecnologie aiutano archeologi e storici dell’arte nel recupero e nella conservazione di una memoria, soprattutto materiale, oggi sempre più fragile. Magari ascoltando un concerto sinfonico interattivo come quello che andrà in scena questa sera a Pisa attraverso LoLa, su un palcoscenico distribuito tra due città: Trieste, con la fisarmonica di Ivano Battiston e Pisa, con l’Orchestra dell’Università di Pisa diretta da Giampietro Manfred. E robo-musica sia.