CARLO BARONI
Cronaca

Rosanna accoltellata dall’ex: "Diceva di volermi bene, poi voleva uccidermi”

Pontedera, la 57enne scampata alla morte per mano di uno spasimante: "Io fortunata rispetto a Giulia Cecchettin. Mai sottovalutare i segnali di pericolo"

Pontedera (Pisa), 20 novembre 2023 – E’ provata Rosanna Calistro, 57 anni, dopo aver seguito in televisione la tragedia di un’altra donna uccisa dall’uomo che diceva di amarla. E’ il caso della giovane Giulia Cecchettin. A soli 22 anni la ragazza è stata uccisa a coltellate e gettata in un canalone dall’ex fidanzato.

Rosanna ha sentito forte il dramma di questa tragica storia, perché lei ha rischiato di fare la stessa fine ed è viva per miracolo: anche a Rosanna, il 14 ottobre scorso, l’uomo con cui aveva avuto una frequentazione, sferrò due coltellate, di cui una micidiale alla gola. Rosanna fu aggredita sotto casa, a Pontedera, in pieno giorno, e con l’ultimo filo di voce chiese aiuto: il vicinato accorse e in un negozio, a due passi da lei, c’era una volontaria della Croce Rossa che le tamponò la ferita facendole guadagnare attimi preziosi per arrivare in vita sul tavolo operatorio del vicino ospedale della città. L’uomo che aveva tentato di ucciderla – e che ora è in carcere – Valerio Spinelli , 46 anni, bagnino di Livorno, si era dato alla fuga, lasciandola in un lago di sangue. Come alla fuga – durata invece alcuni giorni e finita ieri in Germania – si era dato il killer di Giulia, Filippo Turetta, 22 anni, l’ex della ragazza.

Rosanna, cos’ha provato in questi giorni?

"Tanto dolore. Seguendo questa storia ho come rivissuto un incubo. Giulia era giovanissima, ho pensato allo strazio di quanti le volevano bene. Una tragedia che ha distrutto due famiglie".

Non sono tanto diverse le vostre storie, anche se con un epilogo diverso...

"Giulia è stata meno fortunata di me. Ci ho pensato, sa, a questo aspetto. Io ho avuto tutta una serie di circostanze favorevoli grazie alla quali sono qui, circondata dai miei affetti, con il mio bambino. Sono viva e posso guardare al futuro. Giulia no, non ha avuto scampo, nessuno ha potuto aiutarla, è morta da sola. E’ straziante tutto questo".

Da inizio anno 53 donne in Italia sono state uccise dal partner o ex partner. L’ultima è appunto Giulia. Un’altra vittima di quell’ossessione «O mia o di nessuno». Cos’ha pensato?

"Non immagini mai che possa succedere. Si tratta dell’uomo con cui hai passato serate felici, momenti belli. E’ la gelosia o quando le strade si dividono, che può cambiare tutto. Ma non pensi mai che si arrivi a tanto. Fino a tentare di ucciderti. O addirittura riuscendo a toglierti la vita. Continui a ripeterti che prima o poi anche tutta questa gelosia finirà: è quella la fase di svolta, pericolosa e improvvisa. Ti chiedi, e non trovi risposta, perché è diventato così? Cosa gli è scattato nella testa? Perché prima ti voleva bene e ora ti fa del male? Mi chiedo anche quante donne dovranno soffrire o morire ancora".

In queste ore si continua a ripetere che è importante non sottovalutare le avvisaglie, non sottovalutare atteggiamenti violenti.

Anche Giulia, in qualche modo, aveva avuto alcuni alert.

"Importantissimo non sottovalutare, ma non è affatto cosa facile".

E si parla anche di dare una forte spinta all’educazione al rispetto...

"Questo è fondamentale. Nelle scuole, in famiglia, se vogliamo vincere sulla violenza bisogna far comprendere ai bambini, fin da piccoli, quel valore prezioso della vita che è il rispetto dell’altro. Lo dico da donna, ma anche da mamma".