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Rotary Club: Letizia Cardinale primo Governatore donna della Toscana

Per la prima volta nella storia della nostra regione sarà una donna a coordinare le attività dei 65 club toscani

Letizia Cardinale

Firenze, 4 settembre 2020 - Sarà Letizia Cardinale a guidare il Distretto Rotary 2071 nell'annata 2020-2021. Prima donna a ricevere la nomina di Governatore in Toscana, Cardinale vanta una lunga e onorata carriera rotariana che l'ha vista ricoprire molti incarichi di rilievo, tra cui Istruttore Distrettuale nel 2019-2020 e Assistente del Governatore nell'annata del 2017-2018 per i Rotary Club Firenze, Firenze Est, Firenze Sud, Firenze Nord, Firenze Ovest. Socia del Rotary Club Firenze Est dal novembre 2004, ne è stata la prima Presidente donna nel 2015-2016. «A livello distrettuale sono stata più volte presidente della Sottocommissione Vocational Training Team -spiega la Governatrice- ed ho ricoperto incarichi speciali di Assistente del Presidente della Commissione distrettuale Fondazione Rotary dal 2011 al 2013. A livello professionale mi occupo di formazione, coaching e sviluppo del potenziale umano e della Leadership». Cerchiamo di capire quale sia il ruolo dei 529 Distretti rotariani distribuiti in oltre 200 Paesi e regioni geografiche del mondo. «I delegati distrettuali del Rotary International coordinano le attività dei Club operanti nel Distretto -spiega Letizia Cardinale-, in base alle linee operative del Rotary Internazionale, che sono quelle indicate dalle 7 Aree di intervento del Rotary: Costruzione della pace e prevenzione dei conflitti, Prevenzione e cura delle malattie, Acqua, servizi igienici e igiene, Salute materna e infantile, Alfabetizzazione e formazione scolastica di base, Sviluppo economico comunitario, Sostegno ambientale, e in aggiunta, le eventuali attività di sostegno ai "Disaster Recovery". Inoltre, curano la gestione del Distretto e organizzano nuovi Club. Il Distretto della Toscana -puntualizza la Governatrice è attualmente composto da 65 Club, con 3268 soci di cui 572 donne».

Alcune Commissioni distrettuali, che sono di norma di supporto all'Azione dei Club del Distretto, possono offrire anche idee di progetti di pubblica utilità «Ad esempio, in merito alla tematica Cultura e formazione scolastica di base, proporremo quest'anno un progetto per le scuole di secondo grado, in occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. A livello nazionale invece, i 13 Governatori dei Distretti Rotary d'Italia proporranno ai loro Club di realizzare durante l'anno dei progetti a favore della tutela e salvaguardia dell'ambiente, e di dedicare una domenica tutti insieme, il 21 marzo 2021, all’Azione concreta per apportare cambiamenti ambientali positivi nei territori dei Distretti italiani. Ma non dobbiamo dimenticare il grande contributo che il Rotary ha dato nel mondo nei mesi del recente lockdown -ricorda Latizia Cardinale-, per sostenere le necessità urgenti nate dai grandissimi problemi di salute pubblica, né fraintendere la visione del Rotary: "crediamo in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, e in ognuno di noi"». Il compito del Governatore è dunque guidare, sostenere e motivare l'azione dei Club del Distretto di sua competenza, sulla linea dei valori fondamentali rotariani che sono Servizio, Amicizia, Integrità, Diversità e Leadership, seguendo anche il Piano Strategico del Rotary International che ha sede ad Evanston (USA). «Il Presidente Internazionale Holger Knaack ha proposto come tema per l'anno rotariano 2020-2021 “Rotary Opens Opportunities”, ovvero “Il Rotary crea opportunità” -spiega la Governatrice-, per Servire le Comunità con grandi iniziative come “End Polio Now”, ma anche con piccoli progetti che i Club realizzano in ambito nazionale ed internazionale. I nostri Club saranno quindi innovativi, svolgeranno attività strategiche per delineare la propria identità futura, ovvero come il Club dovrebbe essere tra 5 anni. In sintesi, nel corso di questo anno, con i nostri Club vaglieremo le necessità del futuro: quale valore si ritiene dare ai propri soci, selezionare con cura i nuovi iscritti, e nel contempo fare sì che il Club soddisfi le loro aspettative rotariane. Sosterremo con forza la Campagna per debellare la Poliomielite nel mondo, che rappresenta la più grande azione sanitaria a livello globale che il Rotary, l'OMS e l'UNICEF conducono da anni per vaccinare i bambini del mondo intero con investimenti di oltre 2 miliardi di dollari. Ma il Presidente Internazionale ha indicato anche di ringiovanire gli organici dei Club con nuovi soci, per poter guardare al futuro del nostro sodalizio. Così come ha voluto raccomandare di inserire nei nostri Club un maggior numero di donne e di affidare loro incarichi di leadership». Nel 1922, il fondatore del Rotary, Paul Harris, disse: “Il Rotary non deve fare beneficenza, ma deve rimuovere le cause che rendono necessaria la beneficenza” «Infatti tengo a sottolineare che il Rotary non è una Associazione assistenziale -sottolinea Letizia Cardinale-. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio tra le Associazioni, nè fraintendere, con veloci semplificazioni, l'azione rotariana, trasformando il concetto rotariano del “Servire” con la parola “service” e dimenticando il principio di base che muove la nostra azione e che il fondatore del Rotary ha chiaramente indicato ben cento anni fa. Ciò che caratterizza i progetti rotariani è sempre la loro sostenibilità. Le “Azioni di interesse pubblico del Rotary”, ovvero i progetti che i Club realizzano per i territori di loro competenza, o i grandi contributi dei rotariani ai progetti internazionali (come appunto il programma Polioplus), sono le attività visibili sul territorio di tutto il mondo, ma spesso passa inosservato che si tratta sempre di progetti sostenibili. Così come non si nota che le azioni di immediato sostegno alle comunità locali o internazionali (dal supporto per i disastri ambientali al sostegno per terribili emergenze sanitarie) sono di tipologia "Disaster Recovery", legate sempre ad un unico principio di base: "fare del bene nel mondo". Se vogliamo parlare solo dell'oggetto che interessa alla comunità che soffrono - conclude Latizia Cardinale -, dobbiamo quindi prima comprendere il concetto indicato chiaramente dal fondatore Paul Harris: “Il Rotary non deve fare beneficenza ma deve rimuovere le cause che rendono necessaria la beneficenza”. A livello di “Azione d'interesse pubblico”, il Rotary si preoccupa di trovare soluzioni ai problemi vari delle Comunità vicine e lontane in cui i Club operano, tramite la realizzazione di progetti sostenibili ideati dai Club. Pur non essendo “Greenpeace”, tramite le Aree di intervento della Fondazione Rotary del Rotary International, la nostra Associazione si concentra sulla sostenibilità del suo lavoro umanitario, riconoscendo quindi anche le dure realtà sull'inquinamento, il degrado ambientale e il cambiamento climatico, affinché, come ci ha evidenziato già due anni fa il Presidente Internazionale Barry Rassin, “ogni progetto realizzato dai rotariani sia duraturo per rendere il mondo un posto migliore. Non solo qui, non solo per noi, ma ovunque, per tutti, per le generazioni a venire"». A domanda “Cosa significa essere rotariani in un periodo storico particolare come quello della pandemia da Covid-19?” la Governatrice risponde «Si è rotariani sempre. In realtà, ancora prima di essere cooptati da un Rotary Club, perché ciò che caratterizza il rotariano è il "buon carattere", è la professionalità che impiega nel suo contributo all'Azione del Club di appartenenza. E questo è già nel cuore di molte persone. La storia dell'uomo ci ha fatto attraversare guerre, pandemie, crisi economiche, alluvioni, terremoti. Ma indipendentemente dall'età, o dal genere, o dalla professione, ciò che muove un rotariano all'azione è sempre il suo senso del Servire al di sopra dell'interesse personale».

Caterina Ceccuti