
Scoperta una vera e propria filiera del traffico illecito di rifiuti speciali. Dieci imprenditori indagati (foto repertorio)
Firenze, 28 aprile 2025 – Una vera e propria filiera del traffico illecito di rifiuti speciali, nascosta dietro la facciata di imprese tessili, è stata smascherata dai Carabinieri del Noe di Firenze e del gruppo tutela ambientale e sicurezza energetica di Roma, con il supporto dei comandi provinciali di Prato, Pistoia e Napoli. Dieci persone sono indagate per reati ambientali gravi, tra cui gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva; coinvolte anche tre società, che dovranno rispondere in sede penale per responsabilità amministrativa da reato, poiché gestite da soggetti con ruoli apicali tra gli indagati.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze, è partita nel febbraio 2023 e ha toccato numerose province toscane, con un focus particolare su Prato e Pistoia. Nel mirino, lo smaltimento illegale dei cosiddetti “sacchi neri” contenenti rifiuti tessili, provenienti dal trattamento di scarti industriali.
Attraverso pedinamenti, videoriprese, sequestri e attività tecniche, i Carabinieri hanno ricostruito il meccanismo illecito: i rifiuti venivano ritirati presso aziende del settore, compressi in balle o insaccati in grossi sacchi neri, e poi trasportati abusivamente in capannoni industriali dismessi, occupati senza autorizzazione, o abbandonati in aree rurali, spesso sottoposte a vincoli paesaggistici e idraulici.
Il cuore dell’organizzazione – secondo gli investigatori – era a Montemurlo e Prato, ma le attività si estendevano anche a Quarrata, Serravalle Pistoiese e Pistoia. Per eludere i controlli, venivano usati documenti falsi, società fantasma e camion noleggiati, spesso scortati da “staffette” incaricate di segnalare eventuali posti di blocco. In alcuni casi, l’alluvione che ha colpito la zona nel novembre 2023 è stata usata come pretesto per confondere i rifiuti industriali con quelli alluvionali e smaltirli più facilmente.
Tra le strade più colpite dagli abbandoni figurano via Panconi, via Forra Castelnuovo, gli argini del torrente Stella a Quarrata, e numerose vie della zona industriale pratese, come via Lodz, via Kemnitz e via Compostino. Alcune delle aree trasformate in discariche abusive erano di particolare pregio naturalistico, ma erano diventate veri e propri siti di accumulo non autorizzato.
Il lavoro dei militari ha permesso il sequestro di diversi mezzi utilizzati nei trasporti, la bonifica dei siti e il recupero dei rifiuti tramite operatori autorizzati, per evitare ulteriori danni ambientali. In totale, sono state gestite illegalmente quasi 100 tonnellate di rifiuti speciali, per un risparmio illecito – in termini di costi di smaltimento – pari a diverse decine di migliaia di euro.
Le tre aziende coinvolte operano nel settore tessile e sono riconducibili a cittadini italiani e cinesi.