Elettra Gullè
Cronaca

Salute: è allarme pertosse. “Un fenomeno ciclico che non dipende dagli sbalzi di temperatura”

Massimo Resti: “Fondamentale che le future mamme facciano il richiamo del vaccino”. Il ritorno del freddo dei giorni scorsi ha invece portato ad un incremento di malanni para-influenzali

Pertosse, l'allarme dei pediatri: cosa sta succedendo

Pertosse, l'allarme dei pediatri: cosa sta succedendo

Firenze, 29 aprile 2024 - Una ripresa dei virus stagionali dovuta al ritorno del freddo dei giorni scorsi ed una vera e propria epidemia di pertosse. A mettere in allerta genitori e, per quanto riguarda la pertosse, soprattutto le future mamme, è il dottor Massimo Resti, pediatra generalista e gastroenterologo, che dirige il dipartimento specialistico interdisciplinare dell'AOU Meyer.

“Il drastico cambiamento di temperatura cui abbiamo assistito nei giorni scorsi ha provocato una serie di ricadute infettive, non solo tra i bambini - osserva il dottore -. Si tratta di ‘code’ influenzali e para-influenzali che si traducono in infezioni delle prime vie respiratorie o della gola. Molte persone si sono alleggerite troppo come abbigliamento, oppure hanno fatto l’errore opposto, vestendosi in modo eccessivo”. Il risultato è una ripresa dell’influenza ‘fuori stagione’, che però col ritorno del caldo dovrebbe tendere a ridursi.

L’epidemia di pertosse non è invece per niente da sottovalutare. “In questo caso non c’entra il clima - spiega Resti -. Si tratta di andamenti ciclici, che non dipendono assolutamente dalle temperature del periodo. La pertosse è una malattia, causata da un batterio, che si presenta come tosse persistente. Si tratta di una malattia che non dà un’immunità per sempre. E la stessa cosa vale per il vaccino, che dunque deve esser rifatto periodicamente. È fondamentale effettuare i richiami in modo particolare per le donne nell’ultimo periodo della gravidanza. Se presa in tempo, la pertosse si cura con un antibiotico, che però ha efficacia solo se viene assunto rapidamente”. Altrimenti, restano i sintomi.

Il pericolo maggiore lo corrono i neonati e i bambini piccolissimi. Per loro, la pertosse può addirittura esser letale.

Per questo, "bisogna evitare che una persona con tosse persistente da giorni vada vicino ad un lattante”, si raccomanda Resti.

Pertosse: sintomi e manifestazioni

La pertosse inizia spesso con sintomi simili a quelli di un comune raffreddore: naso che cola, tosse e febbre lieve. Si contraddistingue per una tosse persistente e grave, che può essere così intensa da provocare vomito o difficoltà a respirare. Nei bambini piccoli, i colpi di tosse possono causare apnee. Di qui la grandissima pericolosità della malattia.

Come si trasmette

La pertosse si trasmette principalmente attraverso le goccioline respiratorie rilasciate quando una persona infetta tossisce o starnutisce. È altamente contagiosa, specialmente durante le prime fasi della malattia.

È importante isolare gli infetti per prevenire la trasmissione della malattia ad altre persone, specialmente a neonati non vaccinati che sono appunto particolarmente vulnerabili.