Fauglia (Pisa), 16 agosto 2020 - In provincia di Pisa scoppia la polemica ferragostana e scatta l'invito a boicottare l'acquisto dei formaggi di un noto caseificio della provincia dopo che il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha pubblicato sulla sua pagina facebook due foto che lo ritraggono durante una visita nell'azienda assieme a Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alla presidenza della Toscana.
La polemica si è amplificata nelle ultime ore con il forte scontro, sempre su facebook, fra il parlamentare leghista Edoardo Ziello e l'assessore alla cultura di Volterra Dario Danti, ex esponente di Sel ed ex assessore del Comune di Pisa. Anche sulla pagina facebook delle Sardine pisane viene condivisa e criticata una foto in cui Matteo Salvini, abbassata la mascherina sul mento, annusa un formaggio prodotto nel caseificio, corredata dalla didascalia: "Formaggi da non acquistare".
Il proprietario del caseificio, Stefano Busti, dichiara ad Agi: "Rispettiamo da sempre tutte le regole e quel pezzo di formaggio è stato donato a Salvini come facciamo sempre con i personaggi che vengono a visitare la nostra azienda. Poche settimane fa sono venuti a trovarci anche Eugenio Giani, Andrea Pieroni e Antonio Mazzeo, esponenti del Pd. Tutti sanno che noi non siamo di nessuno. Noi pensiamo a lavorare".
"In visita al caseficio Busti, territorio pisano. Qui un gemellaggio fra Toscana e Sicilia: pecorino coi pistacchi di Bronte. Viva l'Italia" è il post di Matteo Salvini, corredato di foto, che scatena la polemica e che viene ripreso, commentato e condiviso da moltissimi utenti di facebook. "Eravate i miei preferiti, adesso non comprerò più i vostri formaggi" commenta Dario Danti, assessore a Volterra. A lui risponde subito Edoardo Ziello con un post: "Questo signorotto di sinistra, oltre a incitare le persone a violare le ordinanze di un sindaco eletto dal popolo, cerca di danneggiare economicamente l'azienda della Famiglia Busti, eccellenza toscana tra i produttori di latticini a livello europeo. Vedete com'è la sinistra? Si avventa contro le imprese italiane, già colpite dalla crisi economica legata al Covid-19, soltanto per odio politico. Queste persone cattive e rabbiose devono essere mandate a casa dalla Regione Toscana nel più breve tempo possibile".
Fra Ziello e Danti il 'duello' è aperto dal 2018, quando l'ex assessore di Sel sfidò la prima ordinanza del sindaco leghista Michele Conti che a Pisa, aveva vietato di sedersi per terra e sui gradini di chiese e monumenti, e a dormire sulle panchine. Danti, sedendosi provocatoriamente sul sagrato di una chiesa, era stato multato. Ora che la stessa ordinanza è stata riproposta ed entrerà in vigore da domani, Danti con le Sardine pisane ha organizzato per sabato 5 settembre la manifestazione "Tutti giù per terra" con la quale si invita la cittadinanza alla disobbedienza civile.
Secondo Danti quello di Ziello è "linciaggio" e commenta: "Mi ha preso di mira, ma io non mi lascio intimidire. Non sono un signorotto ma un insegnante che vive del proprio lavoro, a differenza di Ziello, Ceccardi e Salvini che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro e campano di incarichi politici". E, in merito al boicottaggio dei formaggi della nota azienda, spiega: "Ognuno si assume le proprie responsabilità, onorevole Ziello: se la invitassi a cena una sera a casa mia e uno dei miei migliori amici decidesse, per questo motivo, di interrompere la sua amicizia con me, probabilmente non lo biasimerei affatto".
Intanto, su facebook, sono moltissimi i commenti e i post contro Salvini e la Lega e nei quali si invita a boicottare l'acquisto dei formaggi del caseificio che, fra l'altro, non aveva pubblicizzato in alcun modo la visita del segretario della Lega all'azienda. "Una polemica del genere ci fa sorridere - spiega ad Agi Stefano Busti, titolare dell'azienda -. Da quattro generazioni mandiamo avanti una azienda che dà lavoro a 120 persone, italiane e non, e che non guarda all'etnia o al colore politico. Siamo anche certificati Halal. Né della visita di Salvini e Ceccardi né di quella di Giani e degli altri consiglieri del Pd abbiamo dato notizia. Siamo abituati a ricevere personaggi noti, politici e non. Pecorini 'fascisti'? Questo mi fa sorridere, chi dice questo è gente esagitata che perde tempo sui social. Noi non siamo di nessuno. Ci spiace che queste persone non compreranno più i nostri formaggi, ma andiamo avanti lo stesso".
Un mese fa, al caseificio Busti si era registrata anche la visita di Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla presidenza della Toscana, accompagnato per la campagna elettorale da alcuni candidati del Pd al consiglio regionale. Ma in quella occasione non erano scaturite politiche sull'orientamento politico degli imprenditori e nessun invito a boicottare l'acquisto dei formaggi dell'azienda. Sempre a Pisa, fra l'altro, alcune settimane fa, una nota pasticceria era finita nelle polemiche dopo che su facebook erano apparse alcune foto di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, che, in visita in città per la campagna elettorale, vi si era fermata a fare colazione. Ne erano seguiti centinaia di commenti e di post anche molto pesanti contro la Meloni, in cui molti utenti invitavano a boicottare da quel momento in poi il locale, e giuravano che non vi avrebbero più messo piede.