LETIZIA CINI
Cronaca

Sammezzano, per il Castello niente tesoro

Dal Fai 45mila euro per l’alhambra orientaleggiante a Reggello (Firenze), ma le risorse sono congelate: "L’uso del bene non è noto"

La coloratissima “Sala dei pavoni“ è. la più famosa, ammirata e fotografata

Reggello (Firenze), 12 novembre 2021 - Non plus ultra. Così recita la targa posta all’ingresso del Castello di Sammezzano da Ferdinando Panciatichi Ximens D’Aragona. Nell’edificio costruito nel XVI secolo a Leccio (frazione di Reggello, alle porte di Firenze), trasformato per volontà del Marchese medesimo in dimora da “Mille e una notte“ a metà dell’Ottocento, il poliedrico intellettuale abitò per 40 anni.

Ma i tempi cambiano, e la fiabesca alhambra culla della migliore espressione orientaleggiante di stucchi e di maioliche, eletta “Luogo del cuore Fai“ nel 2016 e piazzatosi seconda (con 62.690 voti) nella classifica delle meraviglie che saranno sostenute nell’ambito de “I Luoghi del Cuore” 2020, versa ormai in stato di semi abbandono.

Tradotto in soldoni, ammontano complessivamente a 110 mila euro i fondi da investire... con un grande punto interrogativo. "Il contributo per Sammezzano (45mila euro per il 2° classificato) resta per il momento congelato", spiega il portavoce del Fondo per l’ambiente italiano.

Motivo? "L’attuale situazione proprietaria - la risposta - . A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle Srl, uscita da una procedura di fallimento, società di cui non sono noti programmi di lungo termine e in particolare l’intenzione di mantenere una fruizione pubblica, anche parziale, dell’edificio. Questo non consente l’erogazione di finanziamenti".

"Eravamo al corrente della possibilità, consci che anche questi soldi (come gli oltre 62mila euro attribuiti nel 2016) non potranno essere utilizzati, se non a una condizione: che venga costituita una onlus o una fondazione senza fine di lucro dalla proprietà e sia garantita la “fruizione“, anche parziale, e per alcuni giorni l’anno, di quel luogo amatissimo" interviene Massimo Sottani, presidente del comitato intitolato all’ideatore del castello promotore, con il movimento “Save Sammezzano”, delle attività di sensibilizzazione culminate nel suo inserimento all’interno dell’elenco dei “Luoghi del Fai” da salvare.

"La prova? Quando abbiamo organizzato l’ultima visita aperta - sorride Sottani - , per 1000 posti arrivarono 16mila richieste in pochi minuto".

Una meta ambita anche dai registi: fra gli stucchi sono stati girati, tra gli altri, film come “Finalmente... le mille e una notte” di Antonio Margheriti (1972),“Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini (1974), “Il racconto dei racconti – Tale of Tales”, diretto da Matteo Garrone e interpretato da Vincent Cassel e Salma Hayek nel 2015.

Lo stanziamento del Fai per il restauro del Castello di Sammezzano fa parte di una lista di somme previste nell’ambito della X edizione del censimento “I Luoghi del Cuore“ dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Sempre in Toscana il Fondo ha destinato 8mila euro per un progetto di valorizzazione a favore della chiesa e museo di San Cassiano di Controne di Bagni di Lucca, mentre 6mila andranno in Liguria, al Borgo di Monesteroli in provincia della Spezia. Finanziamenti anche per il Bacino del Rio Grande di Amelia (Terni).