Firenze, 10 agosto 2022 - Tutto pronto per la notte più magica dell’estate. Quella del 10 agosto, in cui si celebra San Lorenzo e si sta tutti col naso all'insù per esprimere i desideri con le stelle cadenti. Ecco qual è l'origine di questa giornata così speciale.
San Lorenzo
Nato il 31 dicembre del 225 a Valencia o a Osca, contrariamente a quanto si pensa, non si sa con certezza se venne bruciato sulla graticola. Poche notizie si hanno sulla vita del martire, e per cerro si sa che è stato uno dei sette diaconi di Roma. Fu a Saragozza, dove andò per completare gli studi teologici, che incontrò colui che divenne papa Sisto II. Tra maestro e allievo nacque una stima così forte che quando Sisto divenne Papa, San Lorenzo fu nominato arcidiacono. Nel 258 l’imperatore Valeriano emanò un editto di messa a morte per vescovi, diaconi e presbiteri: papa Sisto venne ucciso il 6 agosto, e quattro giorni dopo San Lorenzo.
Perché si chiama Notte di San Lorenzo
L'usanza di riunirsi per scorgere le stelle cadenti è una tradizione davvero secolare, e per rintracciarne le origini bisogna risalire addirittura all’epoca degli antichi romani. A quel tempo si credeva che in realtà questo particolare fenomeno celeste fosse originato dal dio Priamo, il quale attraverso le stelle donava fertilità alla terra e ai campi. Con l'avvento del Cristianesimo tale fenomeno è stato associato non più a una divinità pagana ma a un santo cristiano: San Lorenzo. E così le stelle cadenti sono state accomunate alla credenza delle lacrime che il santo avrebbe versato durante il suo martirio, e ricorderebbero anche i tizzoni ardenti sui quali venne arso vivo sulla graticola. Una leggenda partorita in un tempo in cui si ignorava l’astronomia, ma che è stata tramandata fino ai nostri giorni.
Quando cade la festa
Il calendario cristiano ricorda e celebra San Lorenzo il 10 agosto, che quest'anno cade di mercoledì. Tuttavia, contrariamente a quanto si pensa, non è questa la notte migliore per ammirare le stelle cadenti. I giorni precedenti e seguenti a ridosso di questa data, spesso risultano più favorevoli.
Stelle cadenti e meteore
Anche se vengono indicate nel linguaggio comune come 'stelle cadenti', in realtà le stelle non 'cadono' affatto, essendo caratterizzate da una luce fissa. Quelle che noi ammiriamo mentre lasciano scie luminose sono in realtà meteore, visibili soprattutto a metà agosto perché è in questo periodo che la Terra attraversa lo sciame delle Perseidi, che sono appunto delle meteore.
Le Perseidi
Furono i cinesi a osservare per primi le Perseidi, nel 36 d.C. Anche se la data decisiva della loro scoperta è il 1866: è stato allora, dopo il passaggio al perielio della cometa Swift-Tuttle del 1862, che l'origine astronomica delle stelle cadenti fu concretamente scoperto dall’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli. È stato dunque grazie alla cometa Swift-Tuttle, dal nucleo di circa 10 chilometri, che hanno avuto origine le meteore. Era il 1992 quando avvenne l'ultimo passaggio della cometa al perielio: per il prossimo bisogna aspettare il 2126. Pertanto, le 'stelle cadenti' che noi siamo soliti scorgere ogni anno di questo periodo, altro non sono che i frammenti lasciati indietro dalla cometa durante le precedenti orbite attorno al sole.
Perché si esprime un desiderio
Anticamente si è sempre creduto che il destino di un uomo fosse scritto nelle stelle, fin dal momento in cui viene al mondo. Quando una stella cade, le carte del destino di quell’uomo vengono dunque stravolte e il destino può essere cambiato desiderando il meglio. Del resto per i marinai per secoli sono state proprio le stelle la loro bussola, cui affidare il desiderio più grande, quello di ritornare a casa incolumi. Ma c’è di più: se le stelle cadenti erano considerate 'cattivi presagi', in quanto associate alle lacrime degli dei, ma tutto cambia col Cristianesimo e le ‘lacrime’ di San Lorenzo, a cui poter chiedere una ‘grazia’.
La notte più romantica dell'anno
Magia, suggestione e romanticismo caratterizzano la tanto attesa notte di San Lorenzo. Ecco perchè in tutta Italia, dalle terrazze, dalle colline, dalle spiagge dove si guardano le stelle alla luce dei falò, tante persone di ogni età, grandi e piccini, sono in attesa col naso all’insù del volo luminoso delle stelle dal cielo verso terra, a cui associare il proprio desiderio, con la speranza che venga esaudito. Ovviamente per godere al meglio dello spettacolo celeste è bene, nelle città, trovare un posto lontano dalle luci del centro abitato.
Maurizio Costanzo