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Sandro Banchellini, morto sulla FiPiLi: i pendolari lo ricordano con un nastro nero sulle auto

Storico volontario della Cri era diretto a Montecatini Valdicecina per le ricerche di nonna e nipotino dispersi. Era ideatore e coordinatore del gruppo dei ‘Dannati della FiPiLi’

Sandro Banchellini. I pendolari lo ricordano con un nastro nero sulle auto (Foto concessa da Laura Borgioli)

Sandro Banchellini. I pendolari lo ricordano con un nastro nero sulle auto (Foto concessa da Laura Borgioli)

Lavoria (Pisa), 26 settembre 2024 – "Sandro era uno di noi, e la strada che ogni giorno percorriamo e sulla quale Sandro ha sempre vegliato con la sua disponibilità e professionalità è stata artefice implacabile del suo destino. Da domani (oggi, ndr) e fino al giorno dei funerali chiunque lo voglia ricordare e ringraziare può apporre un nastro nero alla sua auto”. 

I pendolari della FiPiLi vogliono ricordare così Sandro Banchellini volontario della Croce Rossa e della protezione civile morto ieri con la Panda della Croce Rossa mentre stava andando a Montecatini Valdicecina per partecipare alle ricerche di nonna e nipotino travolti e scomparsi nella piena del torrente Sterza. 

I pendolari lo vogliono ricordare perché Sandro ha sempre vegliato sulla Firenze-Pisa-Livorno tanto da essere stato uno storico amministratore del gruppo Facebook e WhatsApp “I Dannati della FiPiLi” per avvisare di code, incidenti, pericoli e problemi.

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Sandro Banchellini, morto in FiPiLi, era diretto a Montecatini Valdicecina

Quella stessa FiPiLi ieri si è portata via la sua vita, come quelle di altre decine di automobiloisti e motociclisti. Sandro Banchellini anche ieri era in divisa. Stava cercando di far ripartire la macchina in panne quando un furgone l’ha travolto e ucciso sul colpo cento metri dopo l’uscita di Lavoria, nel comune di Crespina Lorenzana.

Ferito in maniera seria, ma non è in pericolo di vita, il cinquantaquattrenne sanminiatese M.F. che si era fermato vedendo l’uomo fermo e pensando avesse bisogno di aiuto.

Banchellini abitava a Latignano e nel 2011 aveva perso il fratello Andrea in un infortunio sul lavoro alla Ecoacciai di Gello di Pontedera. Aveva ideato e fondato il gruppo dei «Dannati della FiPiLi» di cui era coordinatore e uno degli amministratori. Grazie a lui e alle segnalazioni che ripostava sui vari social ha evitato a migliaia di automobilisti e camionisti di rimanere intrappolati nella superstrada che collega Firenze al mare.

Un uomo – aveva 48 anni – che aveva al primo posto un solo verbo: aiutare. E per aiutare si può dire che sia morto sul campo visto che stava andando a dare il cambio a qualche collega volontario nelle ricerche dei dispersi di Montecatini Valdicecina. 

«’Sandrino’, come veniva chiamato un po’ da tutti con grande affetto – le parole del sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci – era sempre pronto alla battuta e al sorriso per sollevare gli animi, in ogni frangente, nonostante la stanchezza. Aveva un’indole profondamente buona, era generoso, altruista, sempre disponibile. Un volontario che non smetteva mai. Siamo vicini alla sua famiglia e all’altra ’famiglia’, quella della Croce Rossa».

Sconvolti gli amministratori del gruppo «Dannati della FiPiLi» e amici di Sandro. La salma è alla medicina legale per l’autopsia. Indagato per omicidio stradale il conducente del furgone. Banchellini lascia il padre, il fratello Fabio e la sorella Giada.