LISA CIARDI
Cronaca

Sanità, bilancio in rosso. Nodo rimborsi payback: "La palla passa al Mef". Giani: “No scaricabarile”

Il consigliere regionale Petrucci (Fratelli d’Italia) va dal ministro Schillaci: "Situazione non buona: se in Toscana non avremo un grave aumento delle tasse, dovremo dire grazie a FdI e Governo”

Sanità, conti in rosso in Toscana

Firenze, 17 dicembre 2023 – L’incontro fra il ministro alla sanità Orazio Schillaci e il governatore della Toscana, Eugenio Giani, è previsto fra lunedì e martedì. In quell’occasione si dovrebbe sapere se la Regione potrà contare sui soldi del payback, un meccanismo stabilito dalla legge, in base al quale le aziende produttrici di dispositivi medici sono chiamate a compartecipare all’eventuale sforamento del tetto di spesa in sanità. Ma il clima, a Roma, non sembra essere dei più favorevoli.

Il ministro Schillaci con Petrucci
Il ministro Schillaci con Petrucci

Non a caso, l’appuntamento è stato anticipato da un altro meeting: quello fra lo stesso ministro e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci. "Schillaci mi ha detto che la questione Toscana adesso è passata al Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha scritto Petrucci in una nota – e non riguarda più il Ministero della Salute. Il ministro continuerà a tenermi informato e avremo la risposta nei prossimi giorni. Ma sicuramente la situazione non è buona. Se non avremo un grave innalzamento delle tasse in Toscana dovremo solo ringraziare FdI e il Governo di centrodestra. Per questo invito i rappresentanti della sinistra toscana a essere almeno più cauti: continuare ad attaccare chi dovrebbe intervenire in loro soccorso non mi sembra una buona strategia".

Quindi le critiche alla gestione regionale. "La situazione è al limite del collasso finanziario – prosegue Petrucci - mancano 400 milioni di euro per chiudere il bilancio: o interviene il Governo o il Pd dovrà alzare bandiera bianca. In questi anni la sinistra ha accumulato un debito impressionante in sanità che ha pensato di far pagare ai privati attraverso il payback, un bluff". Va detto che il meccanismo è previsto per legge, ma secondo Petrucci l’opposizione delle aziende sanitarie (che ha fatto approdare la questione al Tar e poi alla Consulta) era nota e con esiti prevedibili.

"La Regione sapeva che non avrebbe potuto contare al 100% su quelle risorse – dichiara – eppure le ha inserite in bilancio. Poi, quando il bluff è stato scoperto, è andata a battere cassa dal Governo Meloni".

In Regione Toscana, intanto, si attende la risposta ufficiale del ministro, prevista per i prossimi giorni. C’è però il timore che il passaggio della questione dal Ministero della Salute al Mef sia solo l’inizio di un lungo scaricabarile. E i tempi, invece, sono stretti.

"Le leggi – ricorda il governatore Eugenio Giani – sono sempre le stesse e lo scorso anno con il ministro Speranza abbiamo ricevuto i 390 milioni di payback. Se quest’anno con le stesse norme in vigore il governo non farà il decreto per certificare il credito i toscani sapranno di chi è la responsabilità. In base ai nostri calcoli basterebbe il riconoscimento di 200 milioni per far quadrare i conti".

Dal 19 al 22 dicembre si terrà l’ultima maratona pre-natalizia del Consiglio regionale e in assenza di certezze sul payback si dovranno mettere sul tavolo proposte alternative. La più accreditata è un aumento dell’addizionale Irpef per i redditi oltre i 28mila euro. Ma la sola ipotesi ha già suscitato forte malcontento.