REDAZIONE CRONACA

Sanità, il modello Figline sarà replicato in altre parti della Toscana

Il punto di pronto intervento per i casi meno gravi sarà esteso per alleggerire il carico dei pronto soccorso. A settembre nuova delibera per la riorganizzazione del Cup

L'ingresso del Centro medico avanzato del Serristori di Figline

Firenze, 4 agosto 2023 - «Sul pronto soccorso è molto importante alleggerire la condizione dei codici bianchi e dei codici verdi. L'esperimento che abbiamo fatto a Figline Valdarno di fare un punto di pronto intervento dove si interviene proprio su questi casi di minore gravità sta andando molto bene e noi pensiamo anche di estenderlo». E' una delle novità annunciate dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, in occasione della presentazione dei dati sulle liste di attesa. L'idea, ha spiegato, è quella di creare «luoghi per chi ha delle forme di patologia ridotta rispetto al codice rosso, luoghi diversi dove poterli assecondare per evitare l'ingolfamento dei pronto soccorso».

Un’altra novità, annunciata dall'assessore regionale alla Salute Simone Bettini, è la nuova delibera regionale, prevista a settembre, che riorganizzerà i Cup. Il servizio di prenotazione di visite ed esami, spesso appaltato, non è infatti molto apprezzato dai toscani. “L'obiettivo – ha spiegato Federico Gelli, direttore della direzione sanità della Regione Toscana – è di migliorare e rendere omogenea nella regione la presa in carico dei cittadini”, oltre che spingere sulla prenotazione online delle prestazioni. Come? Con un help desk di secondo livello, un numero unico regionale per il call center di prenotazione e, soprattutto, attraverso un codice di comportamento per gli operatori Cup, in modo che siano in grado, attraverso una specifica formazione, di dare le giuste informazioni ai cittadini e scongiurare risposte del tipo: “Non c'è posto, le liste sono chiuse”.

Il miglioramento delle liste di attesa

Intanto, migliora la risposta della sanità toscana alla domanda, cresciuta in modo esponenziale, di visite ed esami. Nel periodo aprile-giugno 2023, grazie ai 23 milioni di euro disponibili, di cui sono stati utlizzati già il 41 per cento, pari a circa 9,5 milioni, sono stati recuperati 3.588 interventi chirurgici e quasi 85 mila prestazioni ambulatoriali. Nel 2023 la Toscana riesce a garantire, nel caso di prestazioni urgenti entro tre giorni, il 98,9% delle visite e il 98,6% della diagnostica. Per quelle invece da garantire entro 120 giorni, la regione è al 92% di risposta per le visite e all'86,4% per la diagnostica.