REDAZIONE CRONACA

Toscana ai vertici della sanità: “Si può fare di più, ma da medico sono orgoglioso”

Parla Gerardo Anastasio, segretario dell’Anaao, l’associazione nazionale aiuti e assistenti ospedalieri

A destra Gerardo Anastasio

A destra Gerardo Anastasio

Siena, 30 ottobre 2024 - “In Toscana siamo ai primi posti in Italia per la sanità: da medico ne sono orgoglioso”. Le parole sono del dottor Gerardo Anastasio, medico al Cisanello di Pisa e segretario Anaao Toscana. Su 1.363 ospedali presi ad esame, il rapporto Agenas incorona il policlinico Careggi di Firenze fra i migliori tre ospedali d’Italia.

E l’ottima performance della sanità toscana è confermato dai buoni risultati raggiunti da altre strutture citate durante la presentazione ieri a Roma: su venti macroindicatori analizzati la Toscana è cresciuta in tredici ed è stabile in sette. Un risultato eccellente.

“Abbiamo la percentuale più bassa di mortalità per infarto, insieme all’Umbria - entra nel dettaglio il dottor Anastasio –; non lo stesso si può dire sull’angioplastica, in termini di tempo di intervento. Ottimi sono gli esiti degli interventi al cuore, fatti nelle tre Aziende ospedaliere universitarie di Firenze, Pisa e Siena e a Monasterio, c’è invece grande variabilità fra le province quando si esce dall’ospedale, ad un anno di distanza dall’infarto, cambia insomma l’assistenza sul territorio e aumenta la mortalità. Un altro indicatore è l’intervento per frattura del femore entro 48 ore: in questo caso possiamo migliorare; per la cura del diabete la rete toscana funziona; per bronchite cronica ostruttiva si ricovera troppo”.

Entrando nel dettaglio, “il policlinico Le Scotte di Siena vanta ottimi risultati della cardiochirurgia valvolare, per il bypass invece mancano le rilevazioni; ottimi esiti anche per ictus, tumore alla mammella e frattura del femore. Careggi di Firenze è da podio per cardiochirurgia, ictus e ottima anche la presa in carico post infarto sul territorio. Cisanello di Pisa è ai livello di Firenze per cardiochirurgia e infarto ed encomiabile la chirurgia oncologica. Ora bisogna mantenere questo livello, tenendo presente però che ci sono aree assistenziali, come la chirurgia protesica, che stanno andando al privato”.

Fra gli altri ospedali toscani sono citati il Cuore di Massa, secondo in Italia per angioplastica coronarica; hanno fatto passi da gigante l’ospedale della Valdinievole di Pescia, il San Jacopo di Pistoia e il San Giuseppe di Empoli.