
La basilica di Santa Croce in una immagine d'epoca (foto web)
Firenze, 3 maggio 2022- “Negli anni di Christo 1294, il dì di Santa Croce di Maggio si fondò la grande chiesa nuova de’ frati minori di Firenze della Santa Croce”. Ma una lapide tra la navata destra e il transetto nel pilastro d’angolo riporta invece un’altra data rispetto a quella indicata nel resoconto storico del suo tempo da Giovanni Villani: “Il 3 maggio dell’anno 1295” . C’è incertezza dunque sull’anno ma non sul giorno della posa della prima pietra della chiesa francescana più grande al mondo, i cui lavori di edificazione vennero affidati all’architetto Arnolfo di Cambio.
Da luogo della memoria cittadina, dove venivano sepolti oltre ai francescani anche i membri delle famiglie più in vista del quartiere, divenne Pantheon d’Italia. Questo ‘tempio dell’itale glorie’, come lo ribattezzò Ugo Foscolo nel carme ‘Dei sepolcri’ per celebrare la grandezza del nostro Paese, accoglie infatti le tombe illustri e i cenotafi dei maggiori ingegni italiani. All’interno della magnifica basilica gotica spiccano gli affreschi dipinti all’inizio del XIV secolo da Giotto e dal suo allievo Taddeo Gaddi. Incorporata nel chiostro, accanto alla chiesa, vi è la Cappella de’ Pazzi del Brunelleschi, uno dei capolavori dell’architettura rinascimentale. In Santa Croce nel 1829 venne eretto il cenotafio di Dante Alighieri, morto in esilio nel 1321 e sepolto a Ravenna. A Galileo Galilei, condannato dalla Chiesa nel 1616, fu negata la sepoltura cristiana fino al 1737, anno in cui venne eretta la tomba di Giulio Foggini. Nel 1527 Machiavelli fu sepolto nella basilica, ma è nel 1787 che venne eretto il suo monumento funebre, opera di Innocenzo Spinazzi. Michelangelo non terminò mai la Pietà progettata per la sua tomba, infatti il suo monumento venne disegnato dal Vasari nel 1570 e raffigura la pittura, la scultura e l’architettura.
Tra gli altri grandi, la basilica ospita le tombe di Vittorio Alfieri, Leon Battista Alberti, Gioachino Rossini, lo stesso Foscolo. Tra coloro che hanno fatto grande l’Italia e sono ricordati con monumenti, lapidi e targhe, Antonio Meucci, Enrico Fermi, Guglielmo Marconi, Mario Luzi. Riguardo alla tomba di Leonardo Bruni, opera di Rossellino datata 1447, l’effige del grande umanista ritratto in serena vecchiaia è un trionfo di realismo. Questo museo sacro di arte, scultura e pittura religiosa, accoglie capolavori come il Crocifisso di Cimabue del XIII secolo, danneggiato dal fango e simbolo dall’alluvione del 1966, sapientemente restaurato. Altro capolavoro, l’affresco di Gaddi nella Cappella Baroncelli, dove la raffigurazione di un angelo che appare ai pastori addormentati, datato 1338, è stata la prima scena notturna mai dipinta in un affresco.
Nasce oggi
Niccolò Machiavelli nato il 3 maggio 1469 a Firenze. Iniziatore del pensiero politico moderno, rivendicando piena autonomia per l’arte del buon governo, nel celebre trattato ‘Il Principe’ tratteggiò con realismo la figura del perfetto uomo di stato che persegue il bene della collettività. Ha scritto: “Pochi vedono come siamo, ma tutti vedono quello che fingiamo di essere”.