Firenze, 26 dicembre 2024 - La Chiesa cattolica festeggia oggi, 26 dicembre, Stefano protomartire, il primo martire del cristianesimo secondo il Nuovo Testamento. Intorno all'anno 36 d.C. Stefano fu accusato di blasfemia e condannato alla lapidazione. Una curiosità: uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo. Stefano è stato il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la fede in Cristo e la diffusione del Vangelo. Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli. Per sottolineare il legame tra la venuta di Gesù al mondo e il sacrificio per la fede dei primi martiri cristiani, è stata deciso che il giorno dopo il Natale fosse dedicato a questo Santo. Tuttavia questa del calendario liturgico non è un precetto religioso: dunque, perché Santo Stefano è festa? In Italia è festivo dal 26 dicembre del 1947, quando smise di essere un normale giorno lavorativo. Fino a quel momento i negozi e gli uffici restavano tutti aperti. Una festa istituita per prolungare le celebrazioni natalizie in un periodo dedicato alle riunioni familiari. Non è ovunque così, ma solo, oltre all’Italia, in Austria, Danimarca, Croazia, Germania, Romania, Irlanda, San Marino e Svizzera italiana. Anche la Pasquetta era un giorno lavorativo: sempre nel 1947, per creare due giorni di festa consecutivi, anche il Lunedì dell’Angelo divenne festivo. Il menù di Santo Stefano si caratterizza da piatti semplici, molto spesso riutilizzando degli avanzi del pranzo natalizio. Santo Stefano è anche il protettore di Prato, al quale è intitolata la cattedrale. Città e diocesi celebrano oggi il patrono con il solenne pontificale alle 10 in cattedrale trasmesso da Tv Prato. In questa occasione vengono proclamati i vincitori del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città consegna alle aziende virtuose del distretto pratese. Alle 17 recita dei Vespri Solenni e reposizione della reliquia di Santo Stefano. Ieri c’è stata l’esposizione del «sasso» di Santo Stefano. È stato portato in processione, dalla Cappella del Sacro Cingolo all’altare maggiore, il reliquiario contenente il sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo.
Nasce oggi
Renato Guttuso nato il 26 dicembre del 1911 a Bagheria. L’infanzia a Bagheria, la partecipazione alla guerra di Spagna, l'amicizia con Picasso: tutti passaggi di una vita dedicata, come diceva lui stesso, alla magia dell'arte. Nell’opera "La Vucciria", l'amore per la sua Sicilia diventa la concretezza del mercato e della gente che lo popola, con una sensualità espressiva che rende il quadro simbolo di quella terra. Una delle celebri frasi di quello che è stato uno dei più grandi innovatori della pittura neorealista italiana, recita così: “Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore”.