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Falso vino 'Doc Bolgheri Sassicaia', due arresti e 11 indagati

Si calcola un giro di 400mila di euro al mese

Falso vino 'Doc Bolgheri Sassicaia', due arresti e 11 indagati

Falso vino 'Doc Bolgheri Sassicaia', due arresti e 11 indagati

Firenze, 14 ottobre 2020 - Una contraffazione, organizzata a livello internazionale, del vino toscano 'Doc Bolgheri Sassicaia', uno dei vini italiani più pregiati al mondo, è stata scoperta dalla guardia di finanza di Firenze. L'inchiesta, coordinata dalla procura del capoluogo toscano, ha portato agli arresti domiciliari due imprenditori lombardi mentre sono 11 gli indagati a vario titolo per contraffazione internazionale del marchio e dell'indicazione geografica e ricettazione. Il giro d'affari, si spiega dalle fiamme gialle, sarebbe stato stimato in circa 400.000 euro al mese.

Nell'ordinanza emessa dal gip Giampaolo Boninsegna, si rileva che "sussiste anche l'aggravante della organizzazione stabile, giacche' le attivita' osservate sono poste in essere in maniera sistematica, cioe' con carattere stabile e non occasionale, nonche' in maniera organizzata, con preordinata pianificazione di medio termine e nella prospettiva di un ulteriore sviluppo, per il futuro, per l'esito positivo conseguito". 

Secondo quanto emerso il vino che veniva imbottigliato come falso Sassicaia era acquistato in Sicilia. Le bottiglie provenivano dalla Turchia mentre etichette, tappi, carta velina e casse erano prodotte in Bulgaria. La guardia di finanza è comunque intervenuta prima che potesse partire la vendita sul mercato parallelo: la produzione si sarebbe attestata su circa 700 casse di vino al mese, per un totale di 4.200 bottiglie, con un introito stimato appunto in circa 400mila euro al mese.

La contraffazione sarebbe stata relativa in particolare ad annate tra il 2010 e il 2015. Agli arresti domiciliari i presunti organizzatori della falsificazione, due uomini residenti in provincia di Milano che, sempre in base a quanto accertato, si occupavano dell'imbottigliamento, dell'apposizione delle etichette e della carta velina, oltre all'assemblaggio finale delle casse, in un magazzino del Milanese. Perquisiti dalle fiamme gialle anche altri quattro presunti complici, che avrebbero collaborato nell'immissione del vino sul mercato. All'interno del magazzino utilizzato per l'attivita' illecita, i due arrestati si occupavano dell'imbottigliamento, dell'apposizione delle etichette e della carta velina sulle bottiglie nonche' del successivo assemblaggio della cassa. Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze di arresto, sono state eseguite anche perquisizioni nei confronti di ulteriori quattro soggetti, ritenuti dei collaboratori dei due arrestati nella immissione del prodotto sul mercato. Analoga attivita' e' stata svolta nei confronti di un quinto soggetto, che aveva procurato il vino da travasare nelle bottiglie vuote importate dalla Turchia

Diversi clienti, tra cui soprattutto cinesi, coreano e russi, avevano già fatto ordini per in migliaio di casse, pagate il 70% in meno del prezzo di mercato di quelle originali. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati a Milano 80mila pezzi contraffatti, utilizzabili per confezionare circa 1.100 casse. Le indagini sono partite dopo il ritrovamento, in strada a Empoli, di una delle casse di Sassicaia contraffatto, caduta da un tir, all'interno della quale è stato anche trovato il numero di cellulare di uno dei due arrestati.

Il "Bolgheri Sassicaia" è un vino Doc la cui produzione è consentita in una specifica zona del comune di Castagneto Carducci, prodotto con almeno l'80% di Cabernet Sauvignon. Il Bolgheri Sassicaia è uno dei vini italiani più pregiati ed è prodotto esclusivamente dall'azienda Tenuta San Guido, che possiede tutti i vigneti all'interno dell'area delimitata dalla Doc. Intorno agli anni '40 il marchese Mario Incisa della Rocchetta, appassionato di vini francesi, importò dalla tenuta dei Duchi Salviati a Migliarino alcune barbatelle di cabernet sauvignon e di cabernet franc.

La decisione di piantare questi vitigni fu in parte dovuta alla somiglianza morfologica che egli aveva notato tra la zona di provenienza denominata Graves, a Bordeaux, e quella dove avrebbe poi fatto crescere i vitigni. E piantò i vitigni all'interno della tenuta San Guido, nella Maremma livornese, ne ebbe grande cura e nel 1944 ottenne le prime bottiglie di Sassicaia. Il vino fu prodotto inizialmente ad esclusivo uso familiare, in controtendenza con gli standard produttivi dei tempi che tendevano a privilegiare la quantità alla qualità. La prima annata commercializzata fu il 1968. Alla fine del 2013, con la pubblicazione del relativo decreto da parte del Ministero dell'Agricoltura, il ' Sassicaia' si è staccato dalla Doc Bolgheri (di cui era sottozona sino dal 1994, anno di nascita della Doc) ed è diventato una Doc autonoma.