Resistenza antimicrobica: la situazione in Italia e in Toscana

Purtroppo nel nostro Paese è una

L’Italia è tra i Paesi occidentali dove la resistenza antimicrobica è più diffusa e in Toscana sono ormai presenti a livello endemico enterobatteri (normalmente ospiti nella flora intestinale) che hanno sviluppato multiple resistenze ai farmaci. Fra questi, Klebsiella pneumonia Kpc (enterobatterio produttore di carbapenemasi, un enzima che provoca resistenza agli antibiotici carbapenemi), la Klebsiella pneumoniae Mbl (produttrice di metallo-β-lattamasi, anche questi enzimi, come NDM (New Delhi Metallo beta-lattamasi) responsabili di resistenza a molti tipi di antibiotici, fra cui anche quelli di ultima generazione. Un contesto insomma preoccupante, da autentica emergenza sanitaria, specie in caso di pazienti con sepsi o shock settico, data l’importanza del fattore tempo nella scelta di una terapia antibiotica mirata che non incontri resistenze, per ottenere una prognosi favorevole. La sepsi è una patologia misconosciuta, ma non per questo poco diffusa: ogni anno miete, nella nostra regione, più vittime dell’infarto e dell’ictus insieme, che invece sono ben noti a tutti.

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