Il 23 aprile 2023, due giorni dopo l'omicidio Capovani, viene arrestato a Torre del Lago un uomo di 36 anni su cui pendono gravi indizi di colpevolezza. Si tratta di Gianluca Paul Seung, ex paziente di Capovani che sul suo profilo Facebook si definisce "uno sciamano, mediatore fra invisibile e visibile". Secondo gli inquirenti avrebbe ucciso la dottoressa perché la ritiene responsabile del suo ricovero avvenuto nel 2019 ed ha un odio atavico contro gli psichiatri. Lo collegano al delitto le scarpe macchiate di sangue che lui aveva gettato dopo aver commesso il fatto in un container di abiti usati ed una cartellina ritrovata in casa sua. Sopra c'è un traccia mista, con Dna dello stesso Seung e della dottoressa Capovani.
Secondo quanto ricostruito allora dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura, diretti dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita, Seung avrebbe addirittura tentato l'agguato già dal giorno antecedente alla brutale aggressione, presentandosi presso il reparto psichiatrico dell'ospedale Santa Chiara vestito con abiti scuri, coperto in parte da cappello e mascherina chirurgica con in spalla uno zaino. Tuttavia, l'intento criminale non sarebbe poi giunto a consumazione, poiché il primario, al momento del suo arrivo, non era presente nella struttura.
Il 35enne, al momento dell'arresto, si oppone barricandosi in casa. A seguito dell'irruzione Seung cerca prima di aggredire i poliziotti con dello spray urticante, poi viene immediatamente immobilizzato. Sotto il letto, nella camera, aveva anche occultata una balestra munita di diversi dardi.