Sono le 10.20 del 9 dicembre 2024: Firenze e la provincia sono scosse da un'esplosione avvertita a km di distanza. Lo scoppio è a Calenzano, al deposito di idrocarburi dell'Eni. L'incidente avviene nel punto dove le autocisterne si riforniscono del carburante che poi portano alle stazioni di servizio. Muoiono cinque lavoratori: tre autisti e due manutentori. Nell'impianto i due manutentori stavano svolgendo alcuni lavori. Dopo via Mariti, un'altra tragedia sul lavoro sconvolge Firenze e provincia. Sono oltre venti i feriti, diversi colpiti dalle schegge di vetro delle finestre degli edifici anche a molta distanza dallo scoppio. Una vicenda per la quale le indagini e l'iter giudiziario sono in corso ma che lascia una profonda ferita. Ma intanto domenica 2 dicembre Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, si accascia al suolo durante Fiorentina Inter. Ha un arresto cardiaco e viene rianimato. Viene ricoverato in ospedale a Careggi. Si riprende molto bene, ma ora il suo futuro nel calcio è incerto. Per il momento continua a stare a contatto con la squadra. Attorno a lui si stringe tutto il mondo del calcio. Giovedì 19 dicembre tre persone, padre, madre e figlio, vengono ritrovati morti a causa di una fuga di monossido di carbonio nel loro appartamento a San Felice a Ema, alle porte di Firenze. Si salva la figlioletta, portata a Careggi. Il gas li ha uccisi in maniera silenziosa nella notte.
CronacaRiviviamo il 2024 in Toscana: i fatti di un intero anno