L’Amanita phalloides è un fungo potenzialmente mortale. In Toscana i casi sono pochi, ma si sono verificati. È riconoscibile per colore verde metallizzato del cappello, che appare solo in età adulta, mentre da giovane è il fungo è chiuso in una sorta di uovo, completamente bianco. Le tossine attaccano principalmente il fegato e i sintomi si manifestano tardi, dopo almeno 10-12 ore dall’ingestione, non dopo 2-3 ore come nel caso delle altre specie. Il suo veleno è letale se non si interviene tempestivamente, ma con una diagnosi rapida e cure adeguate la mortalità è oggi molto ridotta. Il problema, spiega Sitta, “è riuscire a superare la crisi epatica. Prima si interviene con idratazione forzata ed ulteriori terapie e più probabilità ci sono di farcela”.
CronacaLa Toscana e i funghi pericolosi: ecco quelli velenosi in cui possiamo imbatterci, parla l'esperto