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Cronaca

Il picco dell'influenza 2025: quest'anno sembra più diluita nel tempo

Tra le regioni più colpite risultano Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia

A differenza dello scorso anno, quando intere famiglie sono rimaste a letto contemporaneamente, quest'anno l’andamento dell’influenza appare più diluito nel tempo. Il trend è in crescita dalla seconda settimana di gennaio, ma per determinare il vero picco stagionale sarà necessario attendere la fine dell’epidemia.

Nella settimana dal 6 al 12 gennaio, rileva l'Iss, il livello d'incidenza delle sindromi similinfluenzali in Italia è pari a 14,3 casi per mille assistiti (12,1 nella settimana precedente) e l'incidenza è in aumento in tutte le fasce di età, ma maggiormente colpiti sono i bambini sotto i cinque anni di età in cui l'incidenza è pari a 25,5 casi per mille assistiti (22,6 nella settimana precedente). I casi stimati di sindrome similinfluenzale sono circa 841.000 nell'ultima settimana, per un totale di 6.793.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza. Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, l'Iss sottolinea che il numero di sindromi similinfluenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori.

Tra le regioni più colpite risultano Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica. In particolare, la percentuale dei campioni risultati positivi all' influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 27,2%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (25,3%).