“Siamo pronti a estendere questi risultati a una casistica più ampia di amputazioni – conclude Cipriani - Il lavoro sul nuovo impianto sta infatti andando avanti grazie a finanziamenti europei e nazionali. Tra questi mi preme citare il progetto MYTI , finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca, che punta alla traslazione clinica dell’interfaccia che abbiamo sviluppato; il progetto Fit For Medical Robotics , finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e tutte le collaborazioni che abbiamo da anni con INAIL Centro Protesi”.
"Vedere realizzato in questo studio il lavoro di anni di ricerca è stata una grande emozione. Lavorare insieme a Daniel ha concretizzato nel nostro gruppo la consapevolezza che possiamo fare molto per migliorare la sua vita e quella di molte altre persone. È questa la più grande motivazione che ci spinge a continuare il nostro lavoro e a fare sempre meglio" spiega Marta Gherardini , ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna e prima autrice dello studio