L’andamento stagionale, al contrario del 2023, ha favorito una buona allegagione primaverile, arrivando ad oggi con una buona e soprattutto sana quantità di prodotto. In Toscana si prevede un incremento medio del 20% rispetto allo scorso anno. “La maggior parte delle varietà frutticole, uva, mele, pere ma anche orticole stanno anticipando la loro maturazione da dieci giorni fino ad un mese. - spiega Ivo Poli, presidente dell’Associazione Città del Castagno . Il castagno è da sempre l’ultimo dei frutti estivi a sbocciare ma questa tendenza sarà sempre più accentuata in futuro. Oggi siamo nell’ordine di una settimana, dieci giorni nelle zone di montagna, rispetto al passato. Le ragioni sono i cambiamenti climatici".
"E’ una specie arborea che soffre il caldo e gli sbalzi termini e quest’anno li abbiamo visto entrambi. Se non piove -prosegue - la pianta blocca l’accrescimento dei ricci in attesa dell’arrivo delle nuove piogge anche deboli di settembre quando riprende a vegetare continuando così a sviluppare i suoi frutti. Il risultato è che avremo una quantità superiore alla media degli ultimi anni ma pezzature un po’ più piccole ma di grande qualità e carica zuccherina”.