Cresti spiega che le basse rese di quest’anno sono dovute principalmente all’elevato contenuto di acqua nelle olive. L’oliva ha assorbito molta acqua durante le frequenti e spesso anche forti piogge delle scorse settimane. Questo ha comportato un aumento del peso dell’oliva ma, in percentuale, una diminuzione dell’olio. “Ma questo non significa che avremo poco olio - spiega Cresti -. Il problema è economico. Il prodotto non è diminuito, ma sono aumentati i costi. Cresce il costo della raccolta, perchè va in base al peso. E lo stesso discorso vale per i frantoi. Facciamo un esempio: se per raccogliere un quintale di olive spendo 50 euro e ne aggiungo 20 per la frangitura, alla fine ho un costo vivo di 70 euro. Con una resa del 7% ho 10 euro di costi tra raccolta e frangitura. Con una resa al 14%, il costo sarebbe dimezzato a 5. Così, c’è qualche azienda che sta provando a ritardare la raccolta. In questi giorni di bel tempo e di leggera tramontana, le olive si asciugano. Perdono acqua e peso; e l’olio, in percentuale, aumenta. Ad ogni modo, “ribadisco che quest’anno la produzione rimarrà pressoché invariata rispetto alle previsioni”.
CronacaFrantoi stracolmi di olive, ma perché la resa è così bassa?