REDAZIONE CRONACA

Sbalzo termico, digestione e stato psicofisico

Se non ci si sente di entrare in acqua non si deve cedere alle insistenze di chi è con noi

Un'esercitazione di salvataggio

Un'esercitazione di salvataggio

4) Prestare estrema attenzione allo sbalzo termico tra fuori e dentro l’acqua, quindi non solo alla temperatura dell’acqua in quanto tale: situazioni come il corpo accaldato al sole, surriscaldato da attività sportiva o in fase digestiva, possono rivelarsi rischiose anche se l’acqua di per sé non è gelida; e comunque bisogna ricordare che le acque interne sono sempre molto più fredde del mare.

5) Evitare proprio di entrare in acqua se non ci si sente in perfette condizioni di salute, dal punto di vista sia fisico sia psichico. Non farsi coinvolgere dall’insistenza di amici, parenti ecc. Il rapporto con l’acqua è sempre molto personale: anche una semplice “svogliatezza” di entrare in acqua può essere il campanello d’allarme di una condizione psicofisica temporaneamente non adatta.

6) Attendere almeno 4 ore dopo i pasti principali e almeno 2 ore dopo gli spuntini è tassativo. Ma è anche bene non essere completamente digiuni da troppe ore. Un normale regime alimentare permetterà di rispettare benissimo queste indicazioni.

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