MONICA PIERACCINI
Cronaca

Tari, per i redditi più bassi tassa ridotta del 25% Il calcolo è automatico

Come funziona il bonus previsto dal Governo

Controlli sui rifiuti abbandonati in strada

Un sostegno per le famiglie in difficoltà economica arriva con il Bonus Tari 2025, l’agevolazione introdotta dal governo per ridurre il costo della tassa sui rifiuti. Il provvedimento, aggiornato con nuove regole nel marzo di quest’anno, punta a semplificare e uniformare a livello nazionale i criteri di accesso alle riduzioni tariffarie già previste da molti Comuni. La misura è rivolta ai nuclei familiari con Isee fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20mila euro in presenza di almeno quattro figli a carico. L’agevolazione consiste in uno sconto del 25% sulla Tari o sulla tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.

 

Può essere applicata ad una sola utenza domestica per ogni nucleo familiare. Il bonus, istituito per la prima volta nel 2019 tramite un decreto fiscale, si inserisce tra le misure di sostegno sociale pensate per alleggerire le spese delle famiglie più vulnerabili. A differenza del passato, quando erano i cittadini a dover fare domanda presso il proprio Comune, oggi lo sconto è riconosciuto in modo automatico grazie alla trasmissione dei dati Isee da parte dell’Inps ad Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Quest’ultima ha il compito di gestire la condivisione delle informazioni tra Inps, Comuni e gestori del servizio rifiuti, oltre a definire le regole tecniche per applicare lo sconto in bolletta e monitorarne gli effetti sul territorio. Il Bonus Tari segue il modello dei cosiddetti «bonus sociali» già attivi per elettricità, gas e acqua. Per ulteriori informazioni: arera.it.

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