MONICA PIERACCINI
Cronaca

Il testamento può evitare litigi tra gli eredi. Ma attenzione agli errori

Il notaio spiega gli strumenti a disposizione

Riflettori sull’eredità. Tasse di successione e donazioni: cambia tutto

Per evitare scontri familiari e contestazioni sulla futura eredità, è consigliabile pianificare con anticipo ciò che si desidera accada dopo la propria dipartita. Lo strumento principe è senz’altro il testamento. «Esistono due tipi principali di testamento», spiega il notaio di Sesto Fiorentino, Gianluca La Marca. «Il primo è il testamento olografo, cioè scritto di proprio pugno. Di solito non costa nulla, se non il foglio e una penna per scriverlo, ma è il più contestabile. Chi lo redige, infatti, non sempre ha nozioni giuridiche e può, per esempio, decidere di lasciare la sua eredità o parte di essa a una terza persona, senza considerare i diritti di legittima, ossia ciò che spetta necessariamente a coniuge unito civilmente e figli ovvero, in mancanza di questi ultimi, ai genitori». Inoltre, il testamento olografo è più facilmente impugnabile se si sospetta essere frutto di coercizione.

«Il secondo tipo di testamento», prosegue il notaio, «è quello redatto da un notaio assistito da due testimoni. E’ quasi impossibile da impugnare per ragioni tecnico-formali. Ha però un costo, che varia a seconda del contenuto, della complessità e del valore dell’eredità».

Oltre al testamento, esistono altri strumenti disponibili come donazioni, patti di famiglia, trust, vincoli di destinazione. Tra questi, il patto di famiglia non si è diffuso molto, spiega il notaio La Marca, «probabilmente perché ci sono alcune criticità dal punto di vista civilistico e fiscale». In parole semplici, è un contratto avente ad oggetto il trasferimento di un’azienda o di quote sociali che consente di derogare alle norme di legge relative alla successione, favorendo un erede rispetto a un altro, per esempio perché ritenuto più adatto a rilevare la propria impresa.

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