MONICA PIERACCINI
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Cronaca

Tasse e cartelle esattoriali, tempi più lunghi per pagare: fino a 10 anni. Le novità

Le regole entrate in vigore nel 2025 per saldare arretrati, multe e accertamenti. Dopo cinque anni scatta la cancellazione automatica dei debiti non riscossi. Il Codacons Toscana: "Novità interessanti"

Agenzia delle Entrate (foto di repertorio)

Firenze, 24 febbraio 2025 - Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le nuove regole sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali e sulla prescrizione dei debiti. L’obiettivo del legislatore è rendere più flessibile il sistema e venire incontro ai contribuenti.

 

La principale novità riguarda la possibilità di dilazionare il pagamento delle cartelle esattoriali fino ad un massimo di 10 anni. Il numero di rate disponibili varia in base all’importo del debito e alla situazione economico-finanziaria del contribuente. Per importi fino a 120mila euro è sufficiente una semplice richiesta per ottenere fino a 84 rate mensili se la domanda viene presentata tra il 2025 e il 2026. Questo limite sale a 96 rate per le istanze presentate tra il 2027 e il 2028 e arriva fino a 108 rate dal 2029. Si tratta di un significativo passo avanti rispetto alla soglia attuale di 72 rate. Per chi ha bisogno di una dilazione più lunga o per debiti superiori a 120mila euro, è necessario documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà concedere fino a 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni di tempo per saldare il debito. La documentazione richiesta varia in base alla tipologia di contribuente: per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regime fiscale semplificato è richiesto l’Isee, mentre per le imprese si considerano indici di liquidità specifici. Anche condomìni e pubbliche amministrazioni devono fornire attestazioni ad hoc, come l’indice Beta per i condomìni o la dichiarazione di carenza di liquidità per gli enti pubblici.

"L’estensione delle rate è sicuramente una novità interessante", commenta Silvia Bartolini, presidente di Codacons Toscana. "È un’opportunità concreta per i debitori che si trovano in difficoltà e che ora potranno spalmare i pagamenti su un periodo molto più lungo, fino a 120 mesi. Anche la cancellazione automatica dei debiti dopo cinque anni è un segnale importante".

 

Ed è proprio la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali una delle altre novità previste dal 2025. Le cartelle che non saranno state riscosse entro cinque anni verranno annullate senza ulteriori procedure. Un cambiamento che alleggerirà la situazione di molti contribuenti gravati da debiti ormai non più esigibili. Sul fronte della prescrizione, il 2025 porterà a scadenza numerosi debiti risalenti al 2019 e al 2020 che prevedono il termine quinquennale. Si tratta di cartelle esattoriali relative a multe stradali, bollette telefoniche non pagate, spese condominiali, canoni di locazione, Tfr e indennità di fine lavoro, contributi Inps e Inail, imposte locali come Imu e Tari, ma anche di abbonamenti a servizi come pay-tv e streaming. In generale, tutti i debiti legati a pagamenti periodici o a sanzioni amministrative si prescrivono dopo cinque anni.

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