(di Luca Filippi) Livorno, 21 ottobre 2024 – Dopo giorni difficili, ieri nelle zone toscane colpite dal maltempo, è tornato il sole e si è continuato a lavorare, in Val di Cornia, Val di Cecina e in Val d’Elsa per ripristinare le strade chiuse per allagamenti e fango, ripulire attività, piani bassi e garage. I problemi da affrontare sono tanti, anche quelli della prevenzione di furti. Sono stati infatti attivati controlli straordinari anti-sciacallaggio da parte dei carabinieri della compagnia di Piombino per evitare furti nelle abitazioni (specialmente nelle campagne) al momento non occupate poiché invase dall’acqua. I controlli, disposti dal comando provinciale di Livorno in linea con le indicazioni della prefettura, interessano soprattutto i comuni di Campiglia Marittima e Suvereto. I servizi andranno avanti nei prossimi giorni.
A Piombino attivate le idrovore del Consorzio di Bonifica in zona Pianacce, perché dopo l’alluvione di giovedì notte e la pausa di venerdì, il sabato ci sono state nuove piogge insistenti che hanno allargato le aree invase dall’acqua nelle zone di campagna. Le associazioni degli agricoltori hanno stimato che circa 2.000 ettari in val di Cornia sono stati sommersi dalle acque. Campi allagati anche in Val di Cecina nella zona di Ponteginori e Casino di Terra colpita per la terza volta in un mese da alluvione. A Cecina hanno funzionato bene le casse di espansione del fiume, salve le aree abitate grazie al doppio argine, ci sono stati allagamenti nelle campagne (anche per alcune case) e per alcuni campeggi (Bocca di Cecina e Mare Blu) in via dei Campilunghi. Riaperte strade e sottopassi. A Certaldo, dopo l’esondazione dell’Elsa, l’acqua che aveva costretto i sub a intervenire si è ritirata, ma è rimasto il fango e nuclei familiari che non hanno avuto modo di rientrare nelle rispettive abitazioni stanno ancora spalando. Il numero degli sfollati è fermo a quota 73, dieci dei quali hanno accettato la sistemazione offerta dal Comune, mentre gli altri si sono organizzati in autonomia. Le piogge dovrebbero dare tregua almeno per qualche giorno.
(di Laura Valdesi) Siena, 21 ottobre 2024 – “Serve una riflessione a 360 gradi su come gestire il territorio quando si verificano fenomeni di maltempo sempre più violenti e frequenti come quelli accaduti in alcune aree della nostra regione», dice Susanna Cenni, sindaca di Poggibonsi e guida dell’Anci Toscana. Una questione che, non solo per comunità e imprese, ma anche per chi amministra rappresenta ormai la priorità stante il cambiamento climatico.
Presidente Cenni, l’apocalisse d’acqua ha messo in ginocchio attività e territori. Cosa può fare l’Associazione?
«Le difficoltà sono state segnalate da tanti amministratori a livello regionale. Ciò che è accaduto in alcuni comuni della costa non ha precedenti. Abbiamo a che fare con fenomeni non più straordinari ma quasi ordinari e in aree che in passato non sono mai state interessate a criticità come quelle a cui abbiamo assistito anche nel fine settimana. Io stessa, sindaca da 100 giorni, ho vissuto quattro emergenze molto complesse. Giovedì ci sono stati nel nostro territorio fiumi in piena, inondazioni e frane con strade chiuse. E due settimane fa si sono registrati allagamenti in città, senza l’allerta arancione, solo per l’intensità della pioggia caduta in poco più di un’ora».
Il contatto con gli altri sindaci è dunque costante?
«Ho sentito altri colleghi delle zone alluvionate, quella di Castelfiorentino per esempio, la prima cittadina di Siena. Cominciamo a fare fatica a gestire la situazione con gli strumenti che abbiamo, sebbene ciascuna amministrazione si sia dotata di un’organizzazione propria con i Coc (Centro operativo comunale, ndr) e decine di volontari che si mettono a disposizione della comunità. Anche alla luce di tutto questo, già a fine settembre dopo il grave evento sulla costa, ho scritto a nome di tutti noi una lettera agli assessori regionali Monia Monni e Stefano Baccelli chiedendo loro di incontrarci per fare il punto su strumenti, risorse, governo del territorio e sul sistema di protezione civile per capire in che modo compiere un salto di qualità. Incontro che dovrebbe avvenire a inizio novembre».
Riunione che diventa di ancora maggiore attualità alla luce delle alluvioni dei giorni scorsi.
«Un momento per fare il punto sui danni, per capire a cosa sono legati. Ripeto, occorre un salto di qualità. Per quanto attiene al livello nazionale serve una programmazione permanente di interventi e risorse, impossibile gestire la situazione solo di fronte all’emergenza».
«Disponibile ad incontrare la presidente dell’Anci», annuncia intanto il governatore della Toscana Eugenio Giani. «E’ evidente che sarà un chiacchierata generale perché – spiega – i singoli sindaci, anche solo per dichiarare lo stato di emergenza, li ho già sentiti».