Firenze, 11 novembre 2023 – Si profila una giornata campale quella di venerdì 17 novembre a causa degli scioperi, nazionali e regionale, che si sovrapporranno e interesseranno l’intera giornata. Di otto ore sarà lo sciopero regionale proclamato da Cgil e Uil Toscana contro la manovra del governo. Questo si somma allo sciopero generale di 24 ore proclamato a livello nazionale da Filt Cgil e Uiltrasporti e a quello, che coinvolgerà i trasporti, di 4 ore a Firenze. E' prevista inoltre una manifestazione regionale a Firenze, dove, dicono i sindacati, sono "attese migliaia di persone da tutta la regione, in pullman o altri mezzi". Nel capoluogo toscano il ritrovo è per le 9 in piazza Indipendenza, poi il corteo sfilerà per il centro, per concludersi in piazza Santissima Annunziata con gli interventi dal palco.
Treni, stop Fs e Italo dalla mezzanotte di venerdì 17 novembre. Voli a rischio
Disagi per i pendolari: lo sciopero coinvolge anche il personale del gruppo Fs Italiane e Italo, da mezzanotte e un minuto alle 20.59 di venerdì 17 novembre. Lo sciopero può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Maggiori informazioni sui servizi garantiti in caso di sciopero sono disponibili sui canali digitali di Fs e Italo o presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie. Anche se ancora non sono note le modalità, Toscana Aeroporti fa sapere che lo sciopero nazionale generale di 24 ore interesserà gli scali di Firenze e Pisa.
Autolinee Toscane e Gest
Non va meglio per chi si sposta in autobus. Autolinee Toscane comunica che, a causa di ben due scioperi che si sovrapporranno – il generale e nazionale di 24 ore e quello aziendale di 4 ore indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, “potrebbero subire ritardi o cancellazioni le corse nel servizio urbano ed extraurbano di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa, Pisa e Livorno”. Due le fasce orarie in cui il servizio sarà comunque garantito: tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29. Lo sciopero coinvolgerà sia il personale viaggiante che gli impiegati, compresi quelli delle biglietterie. Per operai ed impiegati lo sciopero è previsto per l’intero turno di lavoro.
La regolarità del servizio dei bus fuori dalle fasce di garanzia, nonché la presenza di personale alle biglietterie, dipenderà dalle adesioni allo sciopero. Per informazioni Autolinee Toscane invita i passeggeri a consultare il sito www.at-bus.it, oppure a chiamare il numero verde 800-142424 (dal lunedì alla domenica, dalle 6 alle 24). Si possono anche seguire le informazioni pubblicate sui canali social Twitter (@AT_Informa) e Facebook (Autolinee Toscane).
Lo sciopero interesserà, inoltre, la tramvia di Firenze. Il servizio sarà garantito dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 17 alle 20. Al di fuori delle fasce di garanzia, avverte l’azienda, “potrebbero verificarsi disservizi, ritardi o cancellazioni di corse”- Nell'ultimo sciopero, comunica Gest, l'adesione nel settore movimento è stata del 38%. Per informazioni i passeggeri possono consultare i pannelli informativi elettronici alle fermate, visitare il sito www.gestramvia.it oppure consultare i canali social Twitter, Telegram e Facebook.
Sanità, scuola, uffici pubblici: servizi a rischio
Possibili disagi anche a scuola, dagli asili nido in su, dove non sono garantiti servizi pre e post scuola né le lezioni. Molti uffici pubblici potrebbero essere chiusi e qualche disservizio potrebbe verificarsi per chi deve fare una visita medica. Venerdì 17 novembre hanno infatti proclamato lo sciopero a livello nazionale anche Usb, Cgil Fp, Uil Pa, Uil Fpl e Nursind, indirizzato a tutte le categorie di dipendenti del pubblico impiego, comparto e dirigenza. Per questo l’Asl si scusa anticipatamente con gli utenti per eventuali disagi. Disagi possibili nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione) anche affidati a ditte esterne. Saranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.