Firenze, 1 agosto 2024 – Clima teso tra i balneari toscani, che si apprestano a scioperare tre volte in agosto: venerdì 9 con uno stop di due ore e quindi con l'apertura degli ombrelloni sulle spiagge solo a partire dalle 9.30, lunedì 19, con apertura dalle 10.30, e poi giovedì 29, con uno stop di sei ore (ma modalità ancora da definire). Fipe Confcommercio e Fiba Confesercenti hanno proclamato gli scioperi a livello nazionale, ma si attende una massiccia adesione anche tra i balneari delle coste toscane. Il tema è ancora quello delle concessioni balneari.
“Questo "sciopero" - spiega Alberto Nencetti, presidente di Sib Confcommercio Toscana - è un'iniziativa dimostrativa per sensibilizzare politica e utenza sul vuoto legislativo che attanaglia gli imprenditori del settore. Senza un provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana restiamo nel limbo in cui siamo da decenni». Sotto accusa, in particolare, è il governo, dal quale i balneari si aspettano perlomeno delle linee guida per mettere a gara le concessioni in scadenza il 31 dicembre 2024. Il rischio, infatti, è che i comuni procedano in ordine sparso, con bandi diversi.
Lo scorso 24 luglio la Toscana ha approvato una legge che introduce importanti modifiche alla legge regionale 31/2016 in materia di concessioni demaniali marittime. In particolare, si prevedono migliori condizioni per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni a favore delle di micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, tutelando le condizioni per favorire il riconoscimento dei caratteri identitari e distintivi del sistema turistico e balneare delle coste della Toscana. A questo si aggiunge la previsione del riconoscimento di un “equo indennizzo”, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante.
“La legge toscana – sottolinea il presidente Nencetti – è sicuramente una nota positiva anche se non può risolvere da sola tutti i problemi ma lo leggiamo anche come uno stimolo al governo a legiferare in materia. Che al concessionario uscente, in caso di evidenze pubbliche, sia riconosciuto il valore di tutto ciò che è stato legittimamente creato sull’area demaniale è una tema essenziale per il nostro sindacato e in genere per tutti gli imprenditori balneari. Il testo introduce l'equo indennizzo per i concessionari uscenti, garantendo un riconoscimento degli investimenti effettuati. Spiace che non si sia colta l’occasione di armonizzare la normativa regionale con la legge Draghi che aveva anche previsto la possibilità di ottenere concessioni temporalmente commisurate all’entità degli investimenti che si possono proporre ai Comuni. Siamo comunque grati a Regione Toscana di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell'indotto». La competenza a riformare il settore spetta però allo Stato e per questo i balneari chiuderanno gli ombrelloni: chiedono una legge nazionale che possa garantire stabilità agli imprenditori. «Il nostro auspicio è che il governo, prima della pausa estiva, faccia qualcosa in tema di concessioni demaniali, visto che sono passati due anni. Crediamo che serva un riordino dell'intera materia e chiediamo di sapere quello che ci succederà tra pochi mesi, quando dovranno essere messe a gara le concessioni. Per questo invitiamo i balneari ad aderire allo sciopero», la dichiarazione di Simone Guerrini, presidente di Fiba Confesercenti Toscana, imprenditore balneare di Marina di Grosseto.