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Sciopero 17 novembre, cosa succede venerdì: orari e chi si ferma. La guida

Il ministro dei Trasporti precetta i lavoratori: sciopero dei mezzi pubblici solo di quattro ore, dalle 9 alle 13. Tutto regolare negli aeroporti

Firenze, 15 novembre 2023 – Polemiche e caos sullo sciopero di venerdì 17 novembre, che coinvolgerà tutti i settori, ad eccezione degli aeroporti. Sui trasporti il ministro Matteo Salvini ha imposto la riduzione della mobilitazione da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13 di venerdì, con precettazione per chi sciopererà nel pomeriggio. Si fermeranno invece a livello regionale e nazionale pubblico impiego, sanità, scuola, università. E' prevista inoltre una manifestazione regionale a Firenze, dove, dicono i sindacati che lo hanno proclamato, Cgil e Uil Toscana, sono "attese migliaia di persone da tutta la regione, in pullman o altri mezzi". Nel capoluogo toscano il ritrovo è per le 9 in piazza Indipendenza, poi il corteo sfilerà per il centro, per concludersi in piazza Santissima Annunziata con gli interventi dal palco.

Treni, stop Fs e Italo 

Disagi per i pendolari: lo sciopero coinvolge anche il personale del gruppo Fs Italiane e Italo, dalle 9 alle 13. Lo sciopero può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Maggiori informazioni sui servizi garantiti in caso di sciopero sono disponibili sui canali digitali di Fs e Italo o presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie.

Autolinee Toscane e Gest

Non va meglio per chi si sposta in autobus. Autolinee Toscane comunica che venerdì 17 novembre sono stati proclamati due scioperi: nelle province di Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia e Prato lo sciopero generale indetto da Filt Cgil e Uil Trasporti sarà dalle 9 alle 13, ma nel rispetto delle fasce di garanzia il servizio riprenderà dalle 12.30; nel servizio urbano di Firenze è previsto invece un ulteriore sciopero dalle 17 alle 21 indetto da Cgil, Cisl, Uil e Faisa. La regolarità delle corse dipenderà dal grado di adesione.

Lo sciopero interesserà anche la tramvia di Firenze: lo sciopero è limitato alla fascia oraria 9.30-13, durante la quale potranno verificarsi disservizi, ritardi o cancellazioni di corse. Al di fuori di questa fascia oraria il servizio sarà regolare.

Alia, garantiti solo i servizi essenziali

Per lo sciopero nazionale indetto per l'intera giornata in programma il venerdì, Alia Servizi Ambientali comunica che nei 58 Comuni gestiti nelle province di Firenze, Pistoia e Prato saranno garantiti solo i servizi essenziali. Questi, spiega una nota, precedono raccolta e trasporto rifiuti pericolosi, raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani per mense pubbliche e private, ospedali, case di cura, ospizi, centri di accoglienza, orfanotrofi, stazioni ferroviarie ed aeroportuali, caserme e carceri; pulizia di mercati, aree sosta attrezzate, aree di interesse turistico e museale. Saranno anche garantite le attività di disinfestazione, derattizzazione, disinfezione, raccolta siringhe per casi urgenti e su segnalazione dell'autorità sanitaria, oltre al ripristino di condizioni di sicurezza e agibilità stradale e al servizio di centralino.

Sanità, scuola, uffici pubblici

Possibili disagi anche a scuola, dagli asili nido in su, dove non sono garantiti servizi pre e post scuola né le lezioni. Molti uffici pubblici potrebbero essere chiusi e qualche disservizio potrebbe verificarsi per chi deve fare una visita medica. Venerdì 17 novembre hanno infatti proclamato lo sciopero a livello nazionale anche Usb, Cgil Fp, Uil Pa, Uil Fpl e Nursind, indirizzato a tutte le categorie di dipendenti del pubblico impiego, comparto e dirigenza. Per questo l’Asl si scusa anticipatamente con gli utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione) anche affidati a ditte esterne. Saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.