ANTONIA CASINI e STEFANO BROGIONI
Cronaca

Scontri di Pisa e Firenze, denunciati 9 manifestanti. "Alcuni hanno precedenti"

Il Viminale: "Tutti maggiorenni". Al setaccio i video dei due cortei. Ma nella città della Torre Pendente non risulta ancora alcun iscritto nel registro degli indagati

Firenze, 1 marzo 2024 – Manifestanti identificati e segnalati alle procure. Ma contemporaneamente si indaga sull’uso dei manganelli, cioè se la risposta delle forze dell’ordine sia stata proporzionata agli assalti ricevuti nelle manifestazioni toscane del fronte pro Palestina di sette giorni fa.

A Pisa nessuno è ancora iscritto nel registro degli indagati, come conferma il procuratore capo facente funzione, Giovanni Porpora, anche se il ministro dell’Interno Piantedosi nell’informativa alla Camera ha riferito di quattro denunciati per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violazione dell’articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quello che riguarda il preavviso delle manifestazioni al questore.

Un momento degli scontri della scorsa settimana fra agenti e studenti a Pisa
Un momento degli scontri della scorsa settimana fra agenti e studenti a Pisa

"Tutti maggiorenni – ha precisato Piantedosi – con precedenti per reati attinenti l’ordine pubblico". Il fascicolo è aperto da giorni e sulle ipotesi di reato si fanno solo supposizioni: lesioni personali e violenza privata i più probabili. Ovviamente entrambi i reati in concorso dato che potrebbero riguardare non solo gli operativi, ma anche la catena di comando. Quel giorno in via San Frediano erano presenti oltre 20 poliziotti per il corteo pro Palestina: due squadre del reparto mobile di Firenze (la cui dirigente è stata sollevata dall’incarico) composte ciascuna da 7 agenti più l’autista, più il dirigente del servizio, i funzionari, Scientifica e Digos.

In totale sono stati 15 i feriti tra i manifestanti (11 minori) con referti fino a 30 giorni, anche tra questi ultimi è probabile che ci saranno denunciati, e due tra le forze dell’ordine.Si stanno

analizzando tutti i filmati: i 15 minuti precedenti alla carica più violenta e quelli successivi in cui partono le manganellate per capire perché sia scattata la violenza, comunque spropositata.

Qualcuno parla di un pugno dato a un poliziotto in borghese. Ma chi ha dato l’ordine, se è partito? Al vaglio anche le testimonianze. Intanto le famiglie dei ragazzi rimasti feriti si stanno organizzando per avviare un’azione legale comune. Per domani è stata indetta una nuova manifestazione dagli studenti medi: è prevista una grande adesione anche da fuori con nuovi nodi di ordine pubblico.

Anche a Firenze, l’inchiesta della procura è in pieno svolgimento. Sempre Piantedosi, ha fatto sapere che ci sono cinque manifestanti denunciati. Si tratta, si apprende, di maggiorenni appartenenti al sindacato Sì Cobas e ai Collettivi studenteschi, segnalati per le stesse ipotesi di reato dei manifestanti pisani. Ma la Digos sta cercando fimati che aiutino a ricostruire l’intera dinamica degli scontri, dall’azione dei manifestanti – partiti di corsa in direzione del consolato Usa a loro interdetto – alla reazione con i manganelli, che ha provocato cinque feriti. C’è stata sproporzione? Intanto, domani, si preannuncia un’altra giornata ad alta tensione: annunciato nuovo presidio anti Israele al Consolato.