Firenze, 6 maggio 2022 – Il 6 maggio 1956 resta un giorno storico stampato nel cuore dei tifosi viola: la Fiorentina vinceva il suo primo scudetto.
Era il terzo anno che Fulvio Bernardini sedeva sulla panchina viola, e si intuì fin da subito che il campionato ‘55-56 prometteva davvero bene per la squadra gigliata. A cominciare dalla storica vittoria a Torino, alla terza giornata, contro la Juventus, battuta per 4-0, i viola erano proiettati alla rincorsa della capolista. In breve, esattamente alla settima giornata pareggiando con il Vicenza, raggiunsero la vetta della classifica, dove rimasero fino alla fine, e che condivisero insieme all’Inter ma solo per poco. Appena sette giorni dopo allungarono grazie a un’altra vittoria, questa volta inflitta al Torino per 2-0.
Un’altra sfida memorabile resta quella contro il Milan, con due gol, di Montuori e Virgili, che nel giro di un minuto mandarono in delirio i tifosi sugli spalti di San Siro. La Fiorentina era oramai sola al comando, ma le sfide decisive erano ancora tante. All’undicesima giornata si affrontarono le due migliori squadre del campionato, la Roma infatti era seconda in classifica. Gli uomini di Bernardini giocarono, e vinsero, una delle partite più belle della stagione. Il match contro il Napoli, giocato però a Roma all’Olimpico, entrò nella storia non solo per il risultato, 4 a 2, ma soprattutto per essere stata la prima partita trasmessa in diretta dalla Rai.
Stesso copione di vittorie anche nel girone di ritorno. La squadra volava verso il suo primo titolo, senza subire neppure una sconfitta, se non all’ultima gara. Il 6 maggio 1956, pareggiando a Trieste con un gol di Julinho, e con ben cinque giornate di anticipo, la Fiorentina conquistava il suo primo scudetto. L’ultima gara casalinga i Viola la giocarono il 27 maggio 1956 contro la Lazio, e fu la partita della festa. Archiviata anche la penultima di campionato, l’ultima sfida era solo una formalità. La sconfitta contro il Genova, l’unica del campionato, non scalfì la gioia incontenibile dei tifosi. Che, alla fine, in una festosa invasione di campo, sollevarono i giocatori portandoli in trionfo. Erano settimane che la città si preparava a festeggiare nel migliore dei modi i suoi campioni. E infatti fu l’apoteosi viola, con tanto di sbandieratori e chiarine. I nomi di quei campioni restano scolpiti nel libro d’oro della storia del calcio: Sarti, Cervato, Magnini, Rosetta, Chiappella, Segato, Gratton, Julinho, Montuori, Virgili, Prini,Toros, Carpanesi, Bartoli, Orzan, Mazza, Bizzarri e Scaramucci.
Nasce oggi
Sigmund Freud nato il 6 maggio 1856 a Pribor, Cechia. Per le sue epocali scoperte sulla psiche umana è considerato il padre della psicanalisi e il grande scienziato dell’inconscio. Ha scritto: “Nelle piccole cose fidati della mente, nelle grandi del cuore”.
Maurizio Costanzo