Elettra Gullè
Cronaca

Scuola: in Toscana la campanella sta per suonare per 450mila alunni

Il 15 settembre si rientra in classe. I nodi del sostegno e della mancanza di assistenti tecnici amministrativi. “Non risolto il problema delle classi pollaio”, accusano i sindacati

Firenze, 6 settembre 2023 - La carica dei 450mila. Ancora pochi giorni e poi si riparte con la scuola. La prima campanella suonerà il 15 settembre e, per la precisione, 452909 studenti toscani torneranno tra i banchi. Il calo demografico si fa sentire. Rispetto ad un anno fa, si registra una diminuzione di 5481 alunni. I sindacati avrebbero auspicato che questa decrescita fosse l’occasione per iniziare a risolvere il problema delle classi sovraffollate. Ma non sarà così. “Sono stati tagliati i posti per i docenti e, dunque, nulla cambierà”, scuotono la testa.

Nelle scorse settimane sono stati assegnati i ruoli: 3800 in Toscana. Ma le assunzioni sarebbero potute essere di più, pari a 4390. Tanti erano i posti autorizzati dal Ministero.

“Un’assurdità che nasce dal sistema di reclutamento, strutturalmente sbagliato - non usa mezzi termini Claudio Gaudio della segreteria regionale Cisl -. Non sono state fatte tutte le possibili assunzioni perchè si continua a ‘pescare’ solo dalle graduatorie dei concorsi, molte delle quali esaurite anche per il grosso numero di docenti che non ha superato le prove, eccessivamente mnemoniche. Lo diciamo da anni che, per metà, si dovrebbe assumere dalle Gps di prima fascia”. Ecco spiegato perchè anche questo anno in cattedra avremo tantissimi supplenti. “Stimiamo che, su un totale di 80mila docenti, avremo 30mila precari”, evidenzia Pasquale Cuomo, segretario regionale Cgil scuola.

Resta poi non sciolto il nodo sostegno: 7842 le cattedre andate a supplenza. Gli specializzati sono pochi, mentre gli studenti certificati aumentano di anno in anno. Non va meglio sul fronte Ata. Ne sono stati assunti 550. “E i posti dati in più, a supplenza, sono 839”, afferma Cuomo. “In Piemonte ne ottengono tre volte tanti. Al solito, l’Usr toscano è timido nel fare richiesta. E non si capisce il motivo”, tuona Gaudio. E’ proprio di ieri una lettera aperta dei sindacati al direttore dell’Usr, Ernesto Pellecchia: “La invitiamo a venire nelle scuole per toccare con mano i problemi derivanti dalla mancanza di assistenti tecnici amministrativi e di collaboratori”.