ELETTRA GULLÈ
Cronaca

Scuola, nuovo anno e soliti problemi per 480mila studenti. “Non cambia mai nulla”

Via il 16 settembre con gli stessi disagi: mancano i prof, l’ultimo concorso è stato gestito male. Tanti ragazzi vedranno cambiare il docente a pochi giorni dall’avvio delle vacanze di Natale

Firenze, 23 agosto 2024 – Nuovo anno scolastico, problemi vecchi. Il 16 settembre 480mila studenti toscani torneranno in classe. Per molti di loro, purtroppo, la continuità didattica continuerà ad essere un miraggio, dato che i sindacati calcolano una presenza di prof precari che si aggira tra il 25 e il 30%, con picchi del 40% in alcuni istituti.

A fare il punto della situazione è Pasquale Cuomo, segretario regionale Flc-Cgil. Intanto, i numeri: a fronte di 2367 assunzioni autorizzate dal ministero a livello regionale, i posti che resteranno liberi saranno di più, pari a 3549. La causa di questa differenza? “Il ministero l’ha giustificata per la necessità di accantonare dei posti in vista del secondo concorso finanziato con i fondi del Pnrr che dovrebbe essere bandito a ottobre, ma non per infanzia e primaria”, spiega Cuomo.

I guai maggiori, secondo il sindacato, sono però legati a come è stato gestito il concorso Pnrr bandito in autunno, con “le procedure andate per le lunghe e le commissioni impossibilitate a terminare per tempo le graduatorie”. “E’ finita che il ministero ha approvato una norma in base alla quale le procedure potranno andare ben oltre la canonica data del 31 agosto. Succederà dunque che, a settembre, le scuole nomineranno i supplenti dalle graduatorie di istituto e che poi, in virtù delle graduatorie tardive approvate entro il 10 dicembre, i vincitori di concorso entreranno in servizio non dall’anno scolastico successivo, ma in corso d’opera”, dice Cuomo.

Così si calcola che in Toscana qualche centinaio di cattedre rischia seriamente di essere riassegnato. E una buona fetta di studenti vedrà cambiare il proprio docente a pochi giorni dall’avvio delle vacanze di Natale. “L’anno riparte con le stesse ataviche problematiche – scuote la testa Claudio Gaudio della segreteria regionale Cisl scuola –. Per arginare il problema dell’elevato numero di precari nelle nostre classi, da anni chiediamo un doppio canale di reclutamento, che peschi non solo dal concorso, ma anche dalle graduatorie dei prof abilitati, le famose Gps, graduatorie per le supplenze di prima fascia. Per via del pasticcio del concorso Pnrr, gli istituti saranno costretti a nominare i supplenti finché non verranno assegnati ai vincitori della cattedra. Un grave danno per la didattica”.

Per quanto riguarda gli Ata, poi, la situazione continua a preoccupare non poco i sindacati. “La situazione resta critica - non usa mezzi termini Cuomo -. Servirebbero almeno 800 assistenti tecnici amministrativi in più per garantire, nelle nostre scuole, un livello quasi ottimale sia dei servizi di segreteria che di sorveglianza dei plessi”. Dopo la protesta davanti all’Usr dello scorso luglio, dall’amministrazione sono arrivati “1012 Ata aggiuntivi, ma ne servirebbero almeno 1800-2000”.

Come dire al solito la coperta resta corta. Rimangono, ancora, irrisolti i nodi legati al sostegno, “dove anche quest’anno ci troveremo con più del 50% del personale senza titoli di specializzazione”, accusa Gaudio.