Firenze, 12 settembre 2024 – Una scuola che si regge sempre più sui precari. “Quello che si apre è un anno scolastico peggiore di sempre sul fronte del numero dei supplenti. Dal ministro Valditara solo promesse vane. La verità è che vanno assunti i docenti idonei e immessi in ruolo almeno 2mila tra amministrativi, tecnici e collaboratori”. A dirlo è Pasquale Cuomo, segretario regionale Flc-Cgil Toscana. Il sindacato mette sul piatto una serie di numeri, aggiornati a ieri (sì, perchè oggi ci sarà la terza tornata di nomine dei docenti con contratto annuale).
Ebbene, a fronte di appena 1.413 assunti in ruolo, che sono meno del 60% dei 2.367 posti assegnati su una disponibilità totale di 3.549 posti, finora sono stati assegnati 15.314 contratti a tempo determinato. Un numero altissimo, pari ad oltre dieci volte il contingente che ha invece ottenuto un ruolo. Rispetto ad un anno fa, i precari aumentano di 1.168 unità. Nel dettaglio, si contano 4.104 precari nella secondaria, 2.833 nell'infanzia, 1.219 nella primaria, e 8.377 supplenti di sostegno in tutti gli ordini di scuola.
“A complicare ulteriormente le cose - accusa Cuomo, - c’è anche il fatto che per le graduatorie pubblicate entro il 10 dicembre si potranno fare assunzioni in ruolo fino alla fine di questo anno, con evidenti pessime ricadute sulla continuità didattica. Non solo. È stata ingiusta e beffarda la scelta di assumere gli idonei del concorso 2020 in coda ai vincitori di quello del 2023, finanziato coi fondi Pnrr. Questa scelte di contingentare i posti e di invertire gli ordini di preferenza ha contributo ad aumentare la precarietà”.
Brutte notizie, come al solito, anche per il personale Ata. Nella nostra regione, è sempre la Cgil a farlo sapere, sono stati assunti 139 amministrativi su 403 disponibilità, 39 tecnici su 205 disponibilità, 463 collaboratori scolastici su 1.463 e 79 posti concessi su 154 per l'elevata qualificazione, per un totale di appena 620 assunzioni su 2.081 posti disponibili. È vero, prosegue Cuomo, “che dopo la nostra protesta l’Usr Toscana ha autorizzato 1.012 supplenti Ata in deroga, ma si tratta pur sempre di briciole: il numero andrebbe raddoppiato per assicurare la sicurezza all’interno dei plessi e per meglio portare avanti il grosso carico di lavoro delle segreterie scolastiche, dove i lavoratori, quando si ammalano, si sentono estremamente in colpa per la ricaduta che la loro assenza avrà sui colleghi”.
Ma c’è di più. “Per via della mancanza di collaboratori scolastici, alcuni comprensivi dovranno ritardare l’avvio della mensa a inizio ottobre”, accusa Emanuele Rossi della segreteria provinciale. Resta in piedi, poi, il nodo delle assunzioni bloccate dal Tar dei 70 dirigenti toscani. Pertanto, altrettanti istituti al momento sono a reggenza. C’è poi la questione sostegno: anche questa classe di concorso si regge sui precari. “E resta il problema dei pochi specializzati, perché le Università ogni anno mettono a bando un numero insufficienti di posti, considerato oltretutto che gli alunni certificati aumentano”, prosegue Rossi. Insomma, ancora una volta un anno scolastico in salita. Lunedì prossimo prima campanella per 452mila studenti toscani. 115mila solo a Firenze.