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Cronaca

In Toscana cresce il '4+2', Pellecchia: “Triplicate le scuole che hanno aderito alla sperimentazione”

Il direttore dell’Usr: “Un risultato di tutto rispetto per la Toscana, che di fatto smentisce le affermazioni di coloro che, per evidenti ragioni preconcette, non riescono a cogliere le significative opportunità offerte della sperimentazioni in atto”. A Firenze, però, la novità non decolla.

Un’attività dell’Its Academy Prodigi di Empoli (foto dal sito itsprodigi.it)

Un’attività dell’Its Academy Prodigi di Empoli (foto dal sito itsprodigi.it)

Firenze, 21 gennaio 2025 – Il modello scolastico quadriennale "4+2" sta prendendo piede in Toscana, ma non a Firenze. Il Ministero dell'Istruzione ha autorizzato 13 nuovi percorsi quadriennali in 10 scuole toscane, che si aggiungono ai 4 già approvati lo scorso anno. La sperimentazione, che prevede quattro anni di scuola superiore seguiti da due di formazione tecnica superiore negli ITS Academy, risponde alle esigenze del mondo del lavoro, sempre più orientato verso competenze tecnico-professionali avanzate.

Le scuole coinvolte

Le scuole che hanno aderito alla sperimentazione, adottando ognuna da uno a tre percorsi del "4+2", nella nostra regione sono: Omnicomprensivo Marcelli (Foiano della Chiana), Giovanni da Castiglione (Castiglion Fiorentino), Margaritone (Arezzo),

Vegni - Capezzine (Cortona), Omnicomprensivo Fanfani-Camaiti (Pieve S. Stefano), Fossombroni (Grosseto), Buontalenti Cappellini Orlandi (Livorno), Don Lazzeri Stagi (Pietrasanta), Einaudi (Pistoia) e

Ricasoli (Siena). A queste scuole si aggiungono gli istituti già autorizzati lo scorso anno e confermati per il prossimo anno scolastico: Margaritone (Arezzo), Galilei (Poppi), Vespucci Colombo (Livorno) e Pertini (Lucca).

Cosa è la novità del 4+2

Il modello "4+2" prevede un'organizzazione didattica innovativa, con quattro anni di scuola superiore (tecnica e professionale) che integrano formazione in aula e esperienze pratiche, grazie alla co-progettazione con ITS Academy e imprese. Al termine del quadriennio, gli studenti hanno tre opzioni: iscriversi direttamente a un corso ITS Academy per due anni di specializzazione tecnica, accedere all'università o entrare nel mondo del lavoro. Questo modello si ispira a esperienze internazionali di successo e punta a ridurre i tempi di formazione, rendendo i giovani più rapidamente "occupabili" in settori tecnologico-professionali.

La soddisfazione del direttore dell’Usr regionale

Il direttore dell'Usr Toscana, Ernesto Pellecchia, sottolinea l'importanza dell'iniziativa: “Voglio ringraziare tutte le fondazioni ITS Academy della Toscana che, con grande disponibilità e lungimiranza, si sono messe a disposizione delle scuole per costituire le nuove filiere tecnologico-professionali – dice Pellecchia -. Un risultato di tutto rispetto per la Toscana, che di fatto smentisce le affermazioni di coloro che, per evidenti ragioni preconcette, non riescono a cogliere le significative opportunità offerte della sperimentazioni in atto”. E ancora: “La sperimentazione quadriennale rappresenta un'opportunità significativa per gli studenti e ci allinea alle esperienze europee più avanzate". 

Il "4+2" si sta dunque consolidando nella regione. Oltre alle scuole già citate, si rafforza anche il liceo del Made in Italy, con l'aggiunta del "Machiavelli" di Lucca alle quattro scuole statali già coinvolte nella sperimentazione.

Il flop a Firenze e le critiche della Cgil

A Firenze, invece, il progetto non ha trovato terreno fertile. Secondo la Flc Cgil, la sperimentazione sarebbe un "clamoroso flop". Nessuna scuola superiore fiorentina ha scelto di aderire, replicando così la bocciatura dello scorso anno. Il sindacato critica il "4+2", definendolo un percorso che "canalizza precocemente gli adolescenti verso un avviamento al lavoro", trasformando l'istruzione in "addestramento per una manodopera pronta all'uso e a basso costo".

La principale obiezione riguarda la riduzione del percorso scolastico da cinque a quattro anni, con un impatto significativo su didattica e organizzazione. "Non può essere una riforma calata dall'alto senza confronto con le scuole", afferma Ludovico Arte, dirigente dell'Itt Marco Polo. Anche Maria Francesca Cellai, dell'alberghiero Buontalenti, sottolinea che "il collegio docenti ha bocciato la proposta per evitare un carico orario giornaliero eccessivo per gli studenti".