Firenze, 23 dicembre 2024 - Il regalo di Natale per i docenti toscani? Si chiama trasferimento forzato. “L'esecutivo Meloni ci ha ormai abituato ai "pacchi" di fine anno: ecco, questo Natale tocca alle assunzioni nella scuola”, punta il dito il segretario generale Flc-Cgil, Pasquale Cuomo. Come era ampiamente previsto dalla scorsa estate, le procedure per l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso Pnrr si stanno concludendo adesso. Morale della favola: oltre 400 professori hanno ottenuto l’ambito posto fisso in Toscana. Ma c’è un rovescio della medaglia, perchè queste assunzioni andate ben oltre il canonico limite del 31 agosto stanno provocando una serie di problemi a cascata, con professori costretti all’improvviso da trasferirsi da Prato a Carrara oppure da Prato alla provincia di Grosseto. Non solo.
A tre mesi dal suono della prima campanella, in più di 200 classi della nostra regione gli studenti hanno visto cambiare uno dei propri docenti, con buona pace della continuità didattica. “Una situazione assurda - accusa Cuomo -. Tra gli oltre 400 insegnanti neo-immessi in ruolo, una parte dovrà in fretta e furia trovare casa in un’altra provincia. Si tratta di persone all’improvviso costrette a rivedere la propria organizzazione lavorativa e professionale e a disdire appartamenti faticosamente trovati in affitto a fine agosto”. Non solo.
“Alcuni dei supplenti, che perderanno il posto una volta nominato il vincitore di concorso, si troveranno disoccupati - fa sapere il sindacalista -. Ma c’è di più. I vincitori di concorso, adesso in cattedra tramite le graduatorie di istituto, restano ‘bloccati’ sulla cattedra della sede provvisoria, anche se sulla base del posto in graduatoria avrebbero potuto ottenere una sede più vicina a casa”. Super beffati per l’ennesima volta, infine, gli idonei al concorso ordinario 2020 e gli idonei al concorso Pnrr, che restano senza possibilità di assunzione perchè “i posti rimasti vacanti sono destinati al nuovo concorso Pnrr, per il quale sono in corso le domande”. “Continueremo a lottare a fianco di tutti questo docenti. La nostra battaglia non si ferma”, conclude Cuomo.