Firenze, 13 giugno 2022 - Sempre meno medici sulle ambulanze d’emergenza. E non accenna a fermarsi il dibattito legato alla diminuzione del numero delle ambulanze medicalizzate presenti sul territorio. Un tema molto caro agli infermieri, che hanno affidato le loro riflessioni a una lettera aperta del Coordinamento Toscana Centro del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
“Stiamo vivendo ormai da anni - scrivono - un cambiamento radicale nella gestione del sistema territoriale dell’emergenza, che vede la figura infermieristica sempre più come punto cardine. Ogni giorno leggiamo di attacchi rivolti alla nostra professione, il tutto senza che nessuno si sia mai preso la briga di chiederci cosa stiamo facendo per implementare e migliorare questo sistema”. La lettera aperta del NurSind parte da una constatazione sotto gli occhi di tutti, ovvero che il numero dei medici nel sistema dell’emergenza-urgenza è in calo da anni. “Senza voler entrare nel merito dei motivi per cui questo sta accadendo - spiega Salvatore Sequino, coordinatore Toscana Centro del NurSind - possiamo dire che la salute dei cittadini è in ottime mani. Gli infermieri del ‘sistema 118’ operano dal 1999 in un sistema multi-professionale e proprio all’interno di questo sistema si fanno garanti dell’erogazione delle cure più appropriate. E dove la gestione dell’emergenza-urgenza è a prevalenza infermieristica non vi è un calo della qualità del servizio erogato. Al contrario: i dati sono più che confortanti, poiché la maggior parte delle attività sono ‘tempo dipendenti’ e la nostra diagnosi infermieristica, rapida e sul posto, consente di garantire le migliori cure a tutti i casi trattati dalle ambulanze infermieristiche”.
Non manca un accenno al lungo percorso formativo che gli infermieri impegnati nella rete del 118 devono completare. “La nostra formazione - scrivono ancora dal Coordinamento Toscana Centro del Nursind - ci consente di individuare e intraprendere con rapidità il miglior percorso per contrastare qualunque patologia acuta. Del resto i nostri corsi di formazione sono basati su evidenze scientifiche e su linee guida internazionali e le azioni svolte da un infermiere del sistema di emergenza-urgenza sono sempre volte a salvare vite umane. Non dimenticate che prima di essere infermieri siamo donne e uomini, per i quali la tutela della salute è fondamentale e la sicurezza un punto cardine”. In chiusura anche un appello a fermare le polemiche di queste settimane: “Noi infermieri del sistema di emergenza-urgenza dell’Ausl Toscana Centro non ci sentiamo, né vogliamo essere, sostituti dei medici. Ma siamo professionisti, pronti a entrare nelle vostre case avendo sempre il polso della situazione e garantendovi il miglior trattamento sanitario nel più breve tempo possibile. Anche in assenza dei medici, dunque, continueremo a garantire i massimi livelli di professionalità. Lasciamo i luoghi comuni alle persone che non si informano: a ognuno il suo ruolo. Noi non siamo eroi, ma siamo senza dubbio dei professionisti”.
Maurizio Costanzo