REDAZIONE CRONACA

Granchi cinesi in tavola a Natale: esemplari proibiti, scatta il sequestro della Guardia Costiera

Vasta operazione in Toscana per il contrasto alla commercializzazione illecita. Sequestrati complessivamente, in varie città, 1250 chili di prodotti ittici. A Follonica nei guai un peschereccio che usava per le sue reti maglie estremamente ridotte

La Guardia Costiera ha sequestrato a Prato granchi cinesi pronti per la commercializzazione. Si tratta di specie proibita perché altamente invasiva dell'ecosistema

La Guardia Costiera ha sequestrato a Prato granchi cinesi pronti per la commercializzazione. Si tratta di specie proibita perché altamente invasiva dell'ecosistema

Firenze, 27 dicembre 2024 – Come avviene nel periodo natalizio, la Guardia Costiera ha svolto in tutta la Toscana una vasta operazione per il contrasto agli illeciti nella commercializzazione di prodotti ittici. Sequestrati 1250 kg di prodotti. 

Tra le attività, la Guardia costiera di Livorno ha sequestrato presso una pescheria di Prato circa 70 esemplari di "granchio cinese", la cui detenzione allo stato vivo e la commercializzazione sono vietate in quanto inserita nella lista europea delle specie altamente invasive.

Sempre a Livorno è stata disposta la chiusura, con l'ausilio dell'Asl, di un ristorante nel centro cittadino gestito da cittadini stranieri per la scarsa igiene dei locali riscontrata.

Poi, nel golfo di Follonica, è stato scoperto un peschereccio a strascico che utilizzava maglie di dimensioni notevolmente inferiori a quelle consentite, con il conseguente sequestro dell'attrezzo e del pescato. Una maxi operazione a tutela della filiera ittica quella della Guardia Costiera. 

L'operazione, oltre che in Toscana, si è svolta in tutta Italia. A livello nazionale sono state complessivamente sequestrate duecento tonnellate di pesce insieme a 233 attrezzi, 746 illeciti tra amministrativi e penali e sanzioni che ammontano ad oltre un milione di euro.

Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (Ccap) delle 15 Direzioni Marittime regionali - ha visto l'impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all'effettuazione di 10mila controlli a tutela del prodotto "made in Italy".