Arezzo, 3 gennaio 2024 – Si è conclusa la maratona di concerto di OIDA che dal 31 dicembre al 1 gennaio ha popolato la splendida
cornice del Teatro Petrarca, un successo straordinario per l’ensemble che ha visto andare SOLD OUT tuƫ e
tre gli appuntamenƟ musicali.
Le musiche eseguite spaziavano da brani Ɵpici del repertorio di capodanno, a composizioni note al grande
pubblico fino ad arrivare a novità assolute per il pubblico areƟno. La risposta del pubblico è stata calda e
partecipata, tuƩe e tre le giornate hanno visto gli spazi del Teatro pieni e vibranƟ di grande entusiasmo.
L’intento dell’orchestra era di fare un regalo alla ciƩà ma è stata la presenza e l’enorme affeƩo dimostrato dal
pubblico areƟno ad essere un dono per l’ensemble.
“Quest’anno c’è stato un assalto tale ai biglieƫ visto raramente in precedenza, tant’è che siamo staƟ
felicemente costreƫ ad aggiungere una replica straordinaria oltre la prova aperta, di questo passo dovremo
allargare il Teatro” afferma Lorenzo Cinaƫ, DireƩore di Fondazione Guido d’Arezzo.
Il Maestro Lorenzo Rossi, primo violino dell’orchestra aggiunge: “è stato veramente emozionante saggiare in
maniera così tangibile la fiducia e l’affeƩo della popolazione che con trepidazione aƩendeva questo nostro
concerto. Capodanno diventa per noi oltre che un simbolo di rinnovamento un momento di forte unione tra
l’orchestra e la ciƩà”
UlƟme ma non per importanza le parole di Paola Butali, Presidentessa di OIDA: “a nome di OIDA tuƩa vorrei
ringraziare il Comune di Arezzo che ha promosso gli evenƟ, la Fondazione Guido d’Arezzo che ormai da
tradizione ospita questo appuntamento, il DireƩore Lorenzo Cinaƫ e tuƩo lo staff per averci seguito
instancabilmente. È stata una grandissima soddisfazione per noi, non potevamo desiderare di meglio per
chiudere l’anno in bellezza e riparƟre subito con grande energia in vista dei numerosi progeƫ che abbiamo
in canƟere per il 2024”
Insomma un bilancio più che posiƟvo alla chiusura del 2023 (e inizio 2024) per OIDA che ha visto, con questo
exploit di partecipazione e calore da parte del pubblico, premiato il suo impegno conƟnuo e costante sul
territorio da ormai quasi 7 anni. Quasi come in una favola anƟca abbiamo potuto osservare una ciƩà a cui
mancava un’orchestra trovare finalmente un ensemble che desse voce alla sua musica più inƟma e l’orchestra
Instabile trovare la sua casa