
giubileo
Arezzo, 27 aprile 2025 – “Siamo stati dentro a una pagina di storia”: si è concluso il pellegrinaggio giubilare dei giovani della Parrocchia di Santa Maria della Pieve.
Il tema della Misericordia Divina, intesa come la capacità infinita di Dio che giunge fino a perdonare i peccati in virtu’ del suo amore, non è soltanto una dei capisaldi degli insegnamenti di Papa Francesco ma anche il principio ispiratore del suo approccio alla cura del gregge affidato a Lui e ai suoi vescovi. Ricordiamoci che Papa Francesco è arrivato ad indire un Anno Santo straordinario nel 2015/2016, il Giubileo della Misericordia, con lo scopo di rinnovare nella Chiesa la consapevolezza di essere presente nel mondo come segno e strumento della Misericordia del Padre rivelata nel suo Figlio.
Francesco ha sempre affrontato le grandi problematiche dell’uomo e del mondo, compiendo un ulteriore passo verso l’amore infinito di Dio che viene incontro offrendo la salvezza.
Negli ultimi giorni durante i quali l’alleluia pasquale è risuonato ancora forte nelle orecchie di tutti i fedeli, i ragazzi che hanno partecipato a Roma al Giubileo degli adolescenti si sono interrogati non soltanto sulla propria volontà o meno di accogliere la misericordia di Dio ma anche sulla chiamata ad essere partecipi della stessa misericordia per i fratelli della Chiesa e nel mondo.
Per oltre quattrocento ragazzi e ragazze aretine, il Giubileo degli Adolescenti appena conclusosi a Roma, avrebbe dovuto essere una festa da vivere assieme a quel papa che li ha saputi conquistare con le sue parole sagge, i suoi spunti di riflessione e i suoi gesti così semplici e amorevoli.
La morte di papa Francesco, però, ha dato un nuovo significato a questo Giubileo che si è concluso oggi con la Messa in San Pietro.
Accompagnati da S.E. Andrea Migliavacca, i giovani aretini per tre giorni hanno percorso le strade di Roma dirigendosi verso la basilica Vaticana e varcando la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Oltre ai pellegrinaggi giubilari, gli adolescenti hanno vissuto insieme un importante appuntamento presso le scalinate della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, dove hanno pregato la Via Lucis, che ha ripercorso la vita di Gesù con il pensiero rivolto a Papa Francesco.
Dall’alto il Santo Padre ha continuato a farli riflettere sul significato della vita.
A Roma erano presenti anche i giovanissimi della Parrocchia della Pieve di Santa Maria di Arezzo.
Tutti con l’intenzione di vivere fino in fondo questo pellegrinaggio giubilare, che per tutti è stata una novità.
Un momento di riflessione, di spiritualità e di crescita.
Un’esperienza unica che si porteranno dentro per tutta la vita.
“Papa Francesco ci ha guidato in questi anni con il suo entusiasmo e la sua semplicità, mi hanno sempre colpito le sue parole quando diceva di seguire i nostri sogni” ricorda Emma.
“Sono venuta a Roma per il Giubileo degli adolescenti per condividere una bellissima esperienza insieme a tanti ragazzi e ragazze” aggiunge Amelia.
“Sono felice di aver potuto partecipare con il gruppo della mia parrocchia, incontrando tanti ragazzi e ragazze che arrivavano da tutto il mondo e che mi hanno fatto vedere la bellezza di essere parte della Chiesa” ricorda Costanza.
“Siamo stati dentro a una pagina di storia che non mi aspettavo di vivere. Il Giubileo degli adolescenti è stato sicuramente un momento per riflettere, un’esperienza per camminare insieme seguendo il Vangelo della gioia, come papa Francesco ci ha sempre insegnato” conclude Helen.
Di fronte alle tante sfide che sono chiamati ad affrontare, i giovanissimi della Parrocchia di Santa Maria della Pieve non dimenticheranno di alimentare le loro vite con la vera speranza che ha il volto di Gesù Cristo.
Nulla sarà troppo grande o troppo impegnativo per loro.
Perché non saranno mai soli né abbandonati, nemmeno nei momenti più brutti.
Assieme al loro parroco don Alvaro Bardelli e al vescovo Andrea Migliavacca, sempre pronti a donare loro coraggio, condividendo esperienze, pensieri e doni, questi giovanissimi pellegrini continueranno a coltivare i loro sogni, vedendo nel volto di chi è vicino o lontano un fratello e una sorella a cui voler bene.
Donarsi agli altri, aiutare, essere generosi, fedeli e responsabili.
In fondo l’amore tutto comprende e tutto spera.